Un altro appuntamento di spessore alle Vecchie Segherie Mastrototaro, centro culturale attivissimo anche in questi mesi estivi a Bisceglie, per la presentazione di “B. Una vita troppo”, il nuovo libro, edito da Feltrinelli, del giornalista Filippo Ceccarelli, dedicato alla multiforme vita di Silvio Berlusconi e, soprattutto, ai trent’anni di berlusconismo, fenomeno di cui ancora subiamo le conseguenze e da cui comincia questo tomo dedicato alle quattro stagioni della vita dell’ex Presidente del Consiglio: dalla primavera di imprenditore e politico rampante fino all’inverno, alle prese con i guai e problemi della vecchiaia.

N come Napoleone. M come Mussolini. B come Berlusconi. Sottotitolo: una vita troppo. Talmente troppo che basta una consonante, onore riservato solo a pochi predecessori, più o meno illustri. Ceccarelli, cronista spesso ossessionato dal dettaglio e dalla precisissima aneddototica, ricostruisce quella che è a tutti gli effetti un’epopea personale e familiare: 884 grammi di peso, 640 pagine, più 40 di illustrazioni. Un libro esagerato, come Berlusconi, che esagerava per principio, che coltivava la dismisura come stile di vita e di pensiero. Un re con la sua corte, un sovrano che voleva essere sempre qualcosa di più, finendo persino per autoattribuirsi capacità demiurgiche. La possibilità di fare e disfare vite e carriere.

Ceccarelli, in dialogo con la giornalista e scrittrice Anna Puricella, ha raccontato al pubblico quello che è stato Berlusconi dal suo punto di vista, scegliendo consapevolmente di raccontare, attraverso la sua biografia, anche gli italiani che lo hanno amato, votato, odiato, contestato, emancipandosi dalla cronaca giudiziaria, dalla vasta letteratura già esistente sui reati commessi, sulle condanne, sulle prescrizioni, sui rapporti mai chiariti con la criminalità organizzata, sulle tante zone d’ombra sulle quali chissà se mai verrà fatta luce.

Servizio di Davide Sette. Riprese e montaggio Angelo Ruggieri.