“Che fine hanno fatto i dati sulla raccolta differenziata a Bisceglie? Da sei mesi il sito dell’Osservatorio regionale dei rifiuti, a differenza di numerosi altri comuni, non riporta i dati sulla differenziata nella nostra città: da dicembre 2023 a maggio 2024 silenzio assoluto. È il Comune a non aver trasmesso i dati in Regione? È la Regione a non aver pubblicato? Per fare un po’ di chiarezza, abbiamo richiesto con accesso civico questi numeri”. Sono le domande che si pone Libera il futuro Bisceglie.  

“Siamo molto preoccupati – afferma Vincenzo Arena, presidente di Libera il futuro – della situazione dell’igiene urbana in città che in alcune zone è al limite dell’emergenza sanitaria, se consideriamo anche le temperature estive elevate”.

“Ci sono zone – ribadisce Enzo Amendolagine, altro esponente del movimento civico – come il centro storico e le periferie, in cui i mastelli sono un miraggio, i cumuli di rifiuti vengono accatastati impunemente agli angoli delle strade, nei pressi dei bidoni dei commercianti o dei cestini di raccolta sui marciapiedi. Spesso il ritiro dei mastelli viene effettuato in orari avanzati della mattinata, lasciando i rifiuti a marcire nelle ore calde di fronte a cancelli e portoni, lo stato delle isole ecologiche nelle zone rurali è spesso critico”.

Trani, Andria, Canosa e Barletta riceveranno dalla Regione decine di migliaia di euro di contributo per aver ampiamente superato la percentuale di differenziata, anche del 70% annui. A Bisceglie, invece, avremo solo 1000 euro: abbiamo, sembra, superato nel 2023 di 0.01 il 65% di differenziata e abbiamo perso in tre anni quasi 3 punti.

“Ci auguriamo – concludono Arena e Amendolagine – che il 2024 stia andando meglio. Ma al momento non è dato saperlo. Vogliamo vederci chiaro. Per questo abbiamo sollecitato che i dati siano resi pubblici e ne daremo conto. Se riceveremo risposta! Non siamo ottimisti, visto che da due anni attendiamo invano i dati di dettaglio sull’erogazione del servizio di igiene urbana del vecchio e del ‘nuovo’ gestore e sugli interventi effettuati successivi alle segnalazioni dei cittadini. Due anni! Alla faccia della trasparenza!”