“Cittadini e imprese stanno manifestando il loro malessere contro il generale aumento della pressione tributaria, che determina peraltro una diminuzione dei consumi. Una riflessione delle associazioni di categoria, con la classe politica che governa la città, diventa ora urgente soprattutto per la città di Bisceglie dove la TARI (tassa sui rifiuti) non solo è aumentata del 20-30% (gli avvisi che stanno giungendo in queste ore ai biscegliesi recano questi aumenti a seconda che si tratti di abitazioni private o attività dei commercianti) ma è destinata ad aumentare ancora nel 2025”. A sostenerlo è il consigliere comunale di opposizione Francesco Spina.
“La platea dei contribuenti – afferma – è la stessa degli ultimi 10 anni e l’aumento deriva, quindi, solo e comunque da un aumento dei costi di gestione del servizio, che purtroppo continueranno ad aumentare nei prossimi anni. È giunto il momento che si affronti il problema alla radice! Tra i danni ambientali e alla salute derivanti dall’incenerimento ‘in massa’ di rifiuti – chiosa – e i danni alle tasche dei cittadini e delle imprese, il problema TARI è improcrastinabile”.