La stagione ha preso il via lo scorso 3 settembre con la preparazione in vista delle gare ufficiali, ma il lavoro in casa Bisceglie Rugby continua nel solco degli ultimi anni in cui il progetto è cresciuto in maniera esponenziale.
Club che si appresta a vivere la quarta stagione consecutiva in A femminile con idee chiare sul futuro prossimo, “Siamo arrivati alla quarta stagione quando anche farne una sembrava un miracolo – esordisce il presidente Antonio Pedone. L’obiettivo è quello di trovare un’identità in campo perché sono convinto che tramite un bel gioco propositivo potremo divertirci e toglierci delle soddisfazioni, senza guardare la classifica”.
Ampliando gli orizzonti con il numero uno del Bisceglie Rugby cerchiamo di capire a che punto è lo stato di salute del movimento a livello nazionale e dove si collocano le Bees, “C’è ancora tanta strada da fare – ammette Pedone – noi siamo stati tra i precursori e i primi in Puglia, la Federazione sta investendo molto e anche qui in regione tante società iniziano a sviluppare un’identità al femminile, il Bisceglie Rugby proverà sempre ad essere una guida per tutti”.
La stagione parte con una novità rappresentata dalla guida tecnica affidata all’argentino Gramajo, “Abbiamo iniziato a cercare un nuovo allenatore prima ancora che finisse la passata stagione – dichiara il numero uno del club – quando abbiamo capito che ormai un ciclo si era chiuso. Si è presentata questa occasione e non ce la siamo fatta scappare, crediamo molto in lui e siamo convinti che insieme al resto dello staff tecnico riuscirà ad elevare il livello tecnico delle nostre giocatrici e farà crescere le più giovani”.
Il Bisceglie Rugby non è solo prima squadra e Serie A femminile. Il movimento presenta una struttura organizzata nei minimi dettagli anche sul settore giovanile. Un fiore all’occhiello non solo a livello cittadino, “I numeri dicono che il nostro settore giovanile è in costante crescita, quest’anno per la prima volta scenderemo in campo con le nostre Under 14 e 16, l’obiettivo è quello di completare tutte le categorie e dare a questi ragazzi la possibilità di crescere dentro e fuori dal campo – conclude il presidente Pedone – in un ambiente sano e con valori importanti che allenano alla vita”.