Un libro che apre ai lettori i cancelli della scuola italiana, in un viaggio intimo e dinamico nella relazione tra studenti, insegnanti e genitori. È il nuovo libro di Giancarlo Visitilli, “Prof, te la imparo io”, edito da La Meridiana: una narrazione a più voci, affidata direttamente alle parole degli studenti, senza intermediazioni, che conduce chi legge nella quotidianità di una generazione nata all’ombra del Millennium Bug e cresciuta nell’incertezza delle politiche scolastiche degli ultimi governi. Il giornalista e insegnante barese è stato ospite delle Vecchie Segherie Mastrototaro per raccontare questo suo viaggio al pubblico, nel primo degli appuntamenti che aprono un mese fitto di incontro nella libreria biscegliese.
Il nuovo libro di Visitilli, per i temi trattati e per le modalità con cui vengono presentati al lettore, si inserisce perfettamente nella collana Passaggi di edizioni La Meridiana, dedicata proprio alle storie di gente comune, il cui vissuto finisce per intrecciarsi con la storia del proprio Paese. Il prof. barese pone interrogativi stimolanti, chiedendosi se a volte non siano proprio gli stessi educatori a seminare nei ragazzi le loro ansie e le loro aspettative, i loro sogni e le loro ambizioni mancate.
Pagina dopo pagina, testimonianza dopo testimonianza, emergono sempre più urgenti delle domande da porsi innanzitutto come comunità. Cosa insegna oggi la scuola? Chi è ad insegnare tra i banchi di scuola? La scuola è in grado di insegnare la passione? Ma, soprattutto, anche alla luce dei sempre più frequenti fatti di cronaca che coinvolgono giovanissimi e minorenni, la scuola è ancora in grado di segnare le vite dei suoi studenti?