Dall’incontro di due anime gentili, nasce Pina, il nuovo singolo della biscegliese Orelle: un crescendo dalle atmosfere sognanti, una storia dai toni elettronici sommersa sotto gli strati del quotidiano.
Pina è la signora anziana che vive al di là del pianerottolo, quella che conosci stancamente con la porta socchiusa mentre torni dopo aver fatto la spesa la sera. Nel tempo la sua presenza si fa sempre più familiare e dalle prime poche chiacchiere nasce una conoscenza, poi un’amicizia. Nel suo nuovo singolo Orelle raccoglie il fascino del quotidiano, tracce di una cultura che si sta perdendo nella velocità del mondo contemporaneo.
In un’atmosfera sospesa, il nuovo brano dell’artista racconta la conoscenza della signora Pina, una donna marchigiana trasferitasi a Roma nel dopoguerra, dai primi contatti alle sensazioni suscitate dal visitare una casa appartenente a un’altra generazione. Un’immagine forte nasce dal verso “Ho visto gli alberi crescere”, alludendo al fatto che la signora abitasse da così tanto tempo in quel posto da aver visto il mondo evolversi fuori dalla sua finestra.
Una sensibilità spiccata come quella di Orelle non poteva far passare tutto questo inosservato: il brano mischia paste sonore elettroniche e ruvide con percussioni a cura di Pasquale Di Lascio che scandiscono il tempo in modo quasi epico. A scaldare l’atmosfera, suonano arpeggi di chitarra sotto alla voce educata di Orelle che srotola l’incontro fra due donne sconosciute, eppure così piene di storie da scambiarsi: “Tienimi la mano tutte le volte” canta come un mantra.
Un brano breve, ma intenso. Un crescendo di sensazioni quasi dimenticate, restituite all’ascoltatore con una forma inaspettata tra una scrittura emotiva e una narrazione sonora frammentata al limite dell’oscuro. Forse quell’anziana signora non lo saprà mai, ma questa canzone parla di lei.