Si chiude oggi, venerdì 20 dicembre, al Politeama Italia di Bisceglie, la 12esima edizione della Rassegna di Suoni Immagini Sonimage, organizzata da Canudo ETS e diretta da Antonio Musci e Daniela Di Niso. Una rassegna, curata dai due direttori artistici e dal compositore Gabriele Panico, interamente dedicata al rapporto e all’interazione dal vivo tra suoni e immagini.

Si comincia alle ore 20.00 con Stanze (2024), un concerto audiovisivo di Vincenzo Core e Fabio Scacchioli, una performance che promette di dare forma a universi che non ci sono eppure esistono, rovesciando le parole consuete e dando voce ai fantasmi che albergano negli angoli scuri, tra le tende e nei cassetti chiusi.

A seguire, la performance inedita per segni e suoni intitolata Meditazione sul naufragio, organizzata in collaborazione con BiComix, con Caterina Palazzi (contrabbasso), Ramon Moro (tromba, flicorno) e Paolo Spaccamonti (chitarra, synth) che scandagliano i segni tracciati dal vivo, sul palco, dal fumettista Maurizio Lacavalla, unico testimone dell’accaduto, in cerca di indizi. Il suo è un racconto incompleto – la china traccia linee ma non parole. La musica è quella di un noir – non svela ma sommerge. Il caso sarà archiviato, ed è bene così.

La rassegna si conclude con la proiezione di Die Puppe (1919) di Ernst Lubitsch, con sonorizzazione dal vivo a cura di Paolo Spaccamonti (chitarra, synth) e Ramon Moro (tromba, flicorno), i quali dopo la fortunata sonorizzazione di Vampyr (C. T. Dreyer) prodotta nel 2018 dal Festival di Pesaro (insieme al Museo del Cinema), tornano insieme nel 2024 per musicare uno dei film più vivaci e grotteschi del 1919. La bambola di carne è infatti un vero e proprio gioiello di humour nero e anti-misoginia, diretto da un Ernst Lubitsch in stato di grazia, che sfoggia tutta la sua sfrenata creatività tra malcelato erotismo e anticlericalismo.

Previste inoltre delle attività nelle scuole, che coinvolgeranno il Liceo Scientifico “L. Da Vinci” di Bisceglie con un workshop condotto da Giuseppe Boccassini, regista sperimentale noto per la sua ricerca sul linguaggio cinematografico attraverso la manipolazione di materiali d’archivio. Il workshop costituirà una opportunità di dialogo sul lavoro di Boccassini e sulla condizione del cinema sperimentale contemporaneo, con particolare attenzione alle nuove generazioni, sottolineando l’importanza di perseguire percorsi non convenzionali, nonostante le difficoltà del cinema sperimentale di trovare spazio rispetto ai modelli di produzione tradizionali.

L’evento è realizzato, nell’ambito dell’Apulia Cinefestival Network, nell’intervento “Promuovere il Cinema 2024”, finanziato dalla Regione Puglia e realizzato dalla Fondazione AFC a valere su risorse POC Puglia 2014-2020, Azione 6.7. L’evento è inoltre patrocinato dalle Città di Molfetta e Bisceglie.

Per tutti gli eventi in programma l’ingresso è gratuito.