I Forestali del comando stazione di Ruvo di Puglia hanno denunciato il rappresentante legale di un’azienda agricola e sottoposto a sequestro circa 15 metri cubi di rifiuti speciali non pericolosi: si tratta di decine di migliaia di imballaggi in plastica impiegati per il confezionamento dei pani per la coltivazione di funghi. Tali rifiuti erano stati smaltiti illecitamente su un’area di pertinenza della strada vicinale “Serretta” in agro di Ruvo. La valutazione di alcuni indizi trovati dagli agenti dalla Forestale sul materiale abbandonato hanno ricondotto le indagini verso un’azienda agricola di un 55enne albanese residente a Bisceglie.
Accertamenti successivi hanno fatto emergere irregolarità nelle procedure di smaltimento dei rifiuti prodotti per l’attività di impresa. L’azienda non ha fornito prove, con documentazione idonea, di regolare smaltimento dei rifiuti di plastica oggetto di indagine. Dunque è stata sequestrata l’intera quantità di rifiuti abbandonati e il rappresentante legale dell’azienda è stato deferito alla Procura della Repubblica di Trani.
La legge prevede il principio della responsabilità diffusa del produttore dei rifiuti che permane sino a quando lo stesso non dimostra attraverso opportuni documenti il regolare conferimento/smaltimento.
«L’attenzione del Corpo Forestale dello Stato sulla piaga dell’abbandono dei rifiuti nelle aree pubbliche è sempre alta» spiega il commissario capo Giuliano Palomba, comandante del coordinamento territoriale per l’ambiente di Altamura.
«Le indagini in merito – prosegue – sono alquanto difficoltose per l’istantaneità del gesto di abbandono e pertanto ogni elemento/indizio raccolto nello scenario dell’abbandono merita di essere considerato e approfondito. Il fine è quello di tutelare l’ambiente, la salute e le casse degli enti pubblici, in questo caso il Comune, obbligati a sostenere i costi esorbitanti di smaltimento dei rifiuti che vengono illecitamente abbandonati sul territorio pubblico».
Foto copertina: report-age.com