Tranquilli, spensierati, marcano il territorio, fanno un giretto nelle aiuole, si guardano attorno, annusano qua e là. Sì, sono cani e non ci sarebbe nulla di male nel vederli cosi liberi e felici per piazza Vittorio Emanuele alle ore 17 di un mercoledi pomeriggio se non fosse che si tratta di un branco di randagi. Le foto che vedete in questo articolo sono state scattate ieri, 25 febbraio, in piazza Vittorio Emanuele nei pressi del monumento ai caduti. Si tratta di un branco di cinque cani randagi, uno è nel cespuglio e non si vede negli scatti, tutti pacifici e per nulla aggressivi ma che di certo non dovrebbero trovarsi in pieno centro cittadino in un luogo di transito così importante e costantemente frequentato da pedoni di ogni età. Queste foto sono l’ennesima testimonianza di come ormai il problema randagismo nella città di Bisceglie stia assumendo proporzioni sempre più rilevanti. Già molte volte abbiamo segnalato la presenza di branchi in giro per la città (leggi qui e qui), abbiamo ascoltato i volontari (leggi qui), siamo stati testimoni del ritrovamento di quattordici cuccioli nel giro di poche ore (leggi qui), insomma abbiamo provato ad inquadrare la questione sotto tutti i punti di vista ma quando abbiamo provato a contattare chi di competenza ci siamo sempre trovati di fronte ad un muro di gomma. Secondo quanto prescritto dalle attuali leggi in vigore nella nostra regione, l’accalappiamento e le cure dei cani randagi sono affidati all’ASL di competenza, la quale esegue anche gli interventi veterinari per la sterilizzazione. Proprio seguendo i dettami legislativi noi abbiamo provato più volte a contattare il dottor Greco dell’ufficio veterinario ASL BAT per cercare di capire quale sia la situazione randagismo a Bisceglie. Il dipendente Asl ci ha risposto a più riprese di non poter parlare con noi perché privo dell’autorizzazione di un suo superiore. Abbiamo quindi interpellato in più occasioni l’ufficio stampa dell’ASL BAT ma senza riuscire mai ad avere nessuna risposta concreta circa la possibilità di un’intervista. Crediamo quindi sia lecito cogliere l’occasione dell’ennesimo episodio che testimonia quanto sia diffuso il fenomeno del randagismo qui a Bisceglie per porre ai responsabili ASL i seguenti quesiti: con che frequenza vi sono accalappiamenti di cani randagi sul territorio di Bisceglie? Come mai non si riesce a porre un freno al fenomeno del randagismo nonostante la legge imponga la sterilizzazione degli animali catturati? Cosa sta facendo esattamente l’ASL per contrastare il randagismo qui a Bisceglie? Di chi sono le responsabilità di questo stato di cose? Noi rimaniamo in attesa di una risposta, speriamo che presto qualcuno accetti di dare delle risposte riguardo il problema del randagismo a Bisceglie. Un problema che riguarda ed interessa i cittadini.