L’unica voce fuori dal coro rispetto al centrodestra e al centrosinistra, in consiglio provinciale concordi nello sposare la tattica dell’attendismo, è quella del consigliere di maggioranza Andrea Minervino, che prende le distanze dal centrodestra e critica il presidente Francesco Spina.

“Il documento letto dal consigliere Corrado non è stato assolutamente sottoscritto all’unanimità. Personalmente non ho firmato nulla, infatti, ho disertato volontariamente la riunione tra i consiglieri di centrodestra di giovedì pomeriggio”, precisa innanzitutto Minervino, confermando quanto detto alla redazione di Bisceglie24 al termine della seduta consiliare. “Visto il venir meno del numero legale, non mi è stato permesso di motivare il dissenso rispetto alla posizione assunta da alcuni miei colleghi in consiglio provinciale”. Dopo gli interventi di Corrado e Sgaramella, i consiglieri di maggioranza e opposizione hanno difatti abbandonato l’aula facendo venire meno il numero legale. Minervino, che pur aveva chiesto la parola, non è potuto quindi intervenire.

Nell’intervento che mi è stato impedito di fare questa mattina avrei spiegato che sul piano meramente istituzionale avrei potuto comprendere l’ordine del giorno, ma non sul piano politico”, sottolinea Andrea Minervino. “C’era un accordo chiaro e nitido tra le segreterie, sottoscritto dai sindaci del centrodestra che avvallavano la scelta del Presidente della Provincia, affidata all’avvocato Francesco Spina, in danno di altre candidature autorevoli del centrodestra, proprio per favorire l’unità in vista delle regionali. Oggi tutto questo è venuto meno. Esiste una questione morale che il consiglio provinciale avrebbe dovuto affrontare. Cosa c’entrano i quesiti al Ministero dell’Interno e alla Prefettura? Che cosa cambierà quando arriveranno quelle risposte tecniche e non politiche? Poco o nulla”.

Rigetto al mittente qualsiasi giudizio sulla lealtà, sulla correttezza e sul concetto di coerenza, quest’ultimo forse troppo abusato nelle ultime settimane”, passa all’attacco Minervino. “Coerenza sarebbe stata quella di perseguire gli accordi sottoscritti, al fine di non creare confusione nel popolo e tra i consiglieri ci hanno votato. Il presidente Spina avrebbe dovuto esplicitare le conseguenze politiche dei mutamenti intervenuti, dopo la scelta chiara di sostenere il centrosinistra alle prossime elezioni regionali. Questa posizione non può che essere alternativa rispetto al mio ruolo di militante, vicensindaco di Trinitapoli e consigliere provinciale di centrodestra”.