Domenica 8 giugno dedicata alla seconda tappa del “Magna Grecia Rugby Cup” disputatasi  a Barletta presso il Lido Mennea, con l’organizzazione dei Draghi Bat.

Ai nastri di partenza  erano 8 le squadre partecipanti, provenienti da Puglia e Campania. Oltre agli Hellfish, vincitori della prima tappa salentina, si sono aggiunti I Pelican Cassano, la Kheiron Accademy di Francavilla, i Draghi BAT e la Salento Rugby. Tre le new entry:  Manta Beach Rugby Team e le partenopee Pirati di Nisida e Pacciani.

Il torneo si è articolato su due gironi da 4 squadre: nel girone A  gli Hellfish la fanno da padrona vincendo i match contro la squadra di casa, i Pacciani di Nisida e la Salento Rugby. Particolarmente intenso  il match d’esordio dei Draghi contro i Pacciani, vinto dopo i tempi regolamentari, terminati 2-2, grazie a una meta segnata seguendo la regola del “sudden death” (morte improvvisa che assegna la vittoria alla prima squadra che va in meta ndr.). Nel girone B i Pirati di Nisida battono le loro contendenti portandosi al primo posto del girone.

Grazie al secondo posto nel loro girone i Draghi accedono alle semifinali, dove cedono il passo proprio ai Pirati di Nisida, poi vincitori di tappa, nonostante un pubblico numeroso a incitare i padroni di casa. Sconfitta anche in finale per il 3° e 4° posto contro i Pelican, Draghi quindi ai piedi del podio.

“E’ stata una giornata fantastica e un evento bellissimo – afferma il presidente Draghi Bat, Tommaso Curci – volevo ringraziate inoltre tutte le squadre che vi hanno preso parte per regalare al pubblico e agli spettatori lo spettacolo di domenica e tutti i ragazzi e le ragazze della nostra società che hanno collaborato alla riuscita della manifestazione”

“Sono soddisfatto – afferma il coach dei Draghi, Francesco Nugners – per la prova dei ragazzi e del piazzamento in classifica, che ci rimette in corsa per la qualificazione alle fasi finali del torneo Noto miglioramenti rispetto alle precedenti uscite nello sviluppo del gioco e nella velocità di trasmissione della palla, segnali che la squadra sta assimilando pian piano le nuove tattiche di gioco e metabolizzando i carichi di lavoro”