Emozionato, toccato dalle parole dei relatori, ma consapevole di aver gettato un potente seme in un terreno fertile. Presso Palazzo Tupputi Laboratorio Urbano si è tenuta venerdì 29 maggio la presentazione della raccolta bilingue di poesie del poeta biscegliese Maurizio Evangelista “La città inventata”.

Italiano e serbo si fondono per lanciare messaggi di introspezione, di emotività, di amarezza, di passione, ma pur sempre di pace, di unione, di condivisione. Ed è questo il messaggio emerso a più riprese nel corso della serata: è stato pensato e successivamente creato un ponte capace di legare due costumi differenti, due Paesi diversi, due culture accomunate da forti e marcate tradizioni d’arte, di letteratura, di musica.

A suggellare e rendere ancor più evidente il connubio, l’annientamento delle distanze, c’è stato il gemellaggio, lo scambio culturale tra I.I.S. “Giacinto Dell’Olio” diretto dal prof. Francesco Sciacqua e il Liceo“Karlovacka Gimnazija” di Sremski Karlovci.

Saluto introduttivo di Antonio Musci, coordinatore dei laboratori a Palazzo Tupputi, in seguito spazio ai relatori Zaccaria Gallo (Poeti della Vallisa di Bari), Peppino Piacente (SECOP edizioni) e il dirigente scolastico “I.I.S. Giacinto Dell’Olio” Francesco Sciacqua. Gli interventi sono stati moderati dal giornalista di Bisceglie24 e speaker di Radio Centro Francesco Brescia.

«Senza la coesione del gruppo dei Poeti della Vallisa, senza le capacità di Maurizio, senza il supporto di Piacente e di Sciacqua non sarebbe stato possibile avvicinare artisticamente il nostro territorio alla Serbia. Io sono stato il fiammifero – spiega il poeta Gallo – ma la fiamma è stato il gruppo e il Comune di Bisceglie che ha conferito il sigillo della città al poeta serbo Dragan Mraovic».

«Lavoriamo da sempre per avvicinare popoli, per ridurre le distanze: un libro sa fare tutto ciò – afferma Piacente –. Trovo scandaloso però che, mentre in Serbia, nelle fiere culturali si fa la fila per acquistare un libro, qui in Italia siamo ancora molto indietro e restano pochi i lettori».

E il preside Sciacqua: «La scuole deve mettere in atto continui scambi: se non è la scuola a costruire scambi culturali, ad avvicinare i giovani alla conoscenza delle culture diverse dalla propria, chi può farlo? Sono orgoglioso di dirigere un istituto che ha fatto di questo tipo di  progetti il proprio caposaldo. Tutti i popoli sono belli, tutte le culture sono belle, a rovinarle molto spesso sono gli uomini stessi coi loro atteggiamenti di chiusura. La scuola non può mostrare alcun tipo di chiusura».

«E’ un’emozione indescrivibile leggere e ascoltare le mie parole, i miei testi, le mie poesie in un’altra lingua, una lingua importante, carica di tradizione e cultura. Grazie a chi ha creduto e crede in me: aver ricevuto un premio prestigioso in Serbia, per me che non amo concorsi e premi, è stato motivo di gratificazione non tanto per il premio in sé, ma per la motivazione che puntava a incitarmi a proseguire lungo il sentiero della poesia. E io faccio mio questo suggerimento», ha sottolineato l’autore Evangelista.

Hanno portato il loro saluto ai presenti anche le docenti degli studenti in visita a Bisceglie Marija Vranesevic e Tatjana Zivkovic. In chiusura di serata reading di alcune poesie di Evangelista di liceali serbi e studenti biscegliesi.

Presenti in sala il vice sindaco Vittorio Fata, l’assessore alle politiche giovanili e sportive e alla pubblica istruzione Vittoria Sasso, il consigliere comunale delegato alle politiche turistiche Rachele Barra e il presidente della Pro Loco Vincenzo De Feudis.

Photogallery a cura di Gabriele Caruolo