Dalle ore 14 di oggi sono in corso gli interrogatori di garanzia di suor Marcella (Rita Cesa), ex madre superiora dell’Ente, e suor Consolata (Assunta Puzzello), economa della Cdp, nell’ambito del crack da 500 milioni di euro della Casa Divina Provvidenza, che ha portato all’arresto di 9 persone e alla richiesta di arresti domiciliari per il presidente della Commissione Bilancio di Palazzo Madama, il sen. Antonio Azzollini (Ncd) sul cui caso si riunisce oggi alle 20 la giunta per le autorizzazioni a procedere del Senato.

Le due religiose della Congregazione, difese dall’avvocato Francesco Paolo Sisto (uno dei legali di Silvio Berlusconi e parlamentare di Forza Italia), risponderanno in Tribunale alle domande del giudice per le indagini preliminari Rossella Volpe, del procuratore aggiunto di Trani Francesco Giannella e dal sostituto procuratore Silvia Curione. Sono accusate di aver distratto soldi dal bilancio dell’Ente ecclesiastico trasferendoli su rapporti bancari e conti correnti intestati solo formalmente alla Casa di Procura, ma in realtà riferibili alla stessa Congregazione. In sostanza, secondo gli inquirenti, “un progressivo occultamento delle risorse”.

Le risposte alle rogatorie internazionali hanno consentito alla Procura di Trani di risalire ai conti sullo Ior e ai relativi movimenti, appurando che tra il 1999 e il 2001, con quattro bonifici bancari (in franchi svizzeri, dollari Usa e lire italiane), sono stati trasferiti 23 milioni di euro dai conti Ior della Congregazione a conti aperti in Italia intestati alla Casa Procura. E che con altri otto bonifici nel periodo 2003-2004 (in dollari Usa e euro) sono stati invece trasferiti 12 milioni di euro dai conti Ior della Congregazione a quelli, sempre presso lo Ior, della Casa Procura. Tra il 2005 e il 2009, infine, questi ultimi fondi, incrementati dagli interessi, sono stati trasferiti con cinque bonifici bancari dai conti Ior della Casa Procura a quelli della stessa in territorio italiano. A ordinare i bonifici, sarebbero state sempre suor Rita Cesa (suor Marcella), 74 anni, e suor Assunta Puzzello (suor Consolata), 72 anni, finite ai domiciliari. “Iniziativa cautelare sorprendente”, la definì a caldo il loro avvocato Sisto il 10 giugno, giorno il cui l’indagine “Ora Pro Nobis” fu resa pubblica e furono effettuati gli arresti.

Ieri, nella serie di interrogatori, è stata la volta di Antonio Damascelli, consulente fiscale, e Augusto Toscani, commercialista. Per entrambi i loro rispettivi legali hanno chiesto al gip la revoca dei domiciliari. Giovedì gli interrogatori di garanzia si concluderanno con Angelo Belsito, ex presidente del consiglio comunale di Bisceglie e ritenuto amministratore di fatto dell’Ente, e Adriana Vasiljeciv, dipendente della Cdp e, secondo gli inquirenti, amante di Dario Rizzi, ex direttore generale della Cdp finito in carcere.