Suor Marcella e suor Consolata resteranno agli arresti domiciliari. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Bari, che ha rigettato così l’istanza di revoca della misura cautelare delle due religiose, la prima, Rita Cesa (suor Marcella), ex madre superiora dell’Ente e rappresentante legale della congregazione delle Ancelle della Divina Provvidenza, e la seconda, Assunta Puzzello (suor Consolata), economa della Cdp ed ex responsabile di Casa di Procura, ritenuta dalla magistratura “cassaforte” dell’ente ecclesiastico fondato da Don Pasquale Uva. “Una decisione inaspettata, davvero sorprendente” ha commentato il difensore delle due suore, l’avvocato Francesco Paolo Sisto.

Il giudici del collegio, presieduto da Francesca La Malfa, ha così chiuso il cerchio sulle richieste presentate da tutti gli indagati, accusati di associazione per delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta. Riepilogando, il Tribunale del Riesame ha disposto la scarcerazione e concesso i domiciliari a Dario Rizzi, ed direttore generale della Cdp, e Antonio Battiante, ex consulente legale dell’ente. È tornato in libertà Augusto Toscani, ex collaboratore della Cdp. Confermati i domiciliari, oltre che per due religiose, anche per il biscegliese Angelo Belsito, ritenuto amministratore di fatto dal 2009 e uomo di Azzollini, la serba Adrijana Vasiljevic, ex dipendente della Cdp di Foggia e ritenuta amante di Dario Rizzi, e il consulente tributario Antonio Damascelli. Rigettata la richiesta di revoca degli arresti domiciliari anche per il senatore Antonio Azzollini (Ncd). La decisione della Giunta delle immunità parlamentari del Senato sul caso dell’ex sindaco di Molfetta è attesa per il 7 luglio. Non ha fatto istanza di riesame il commercialista biscegliese Rocco Di Terlizzi, anch’egli ritenuto amministratore di fatto, scarcerato dal gip pochi giorni dopo l’arresto (attualmente è ai domiciliari).