“Ormai viviamo circondati dai rifiuti che produciamo: è questa la dimostrazione del fallimento di una classe politica comunale e provinciale incapace di gestire con oculatezza e lungimiranza una problematica che, con un po’ di organizzazione e buon senso, sarebbe stata risolta”. E’ questo il duro preambolo che apre un comunicato al vetriolo sul tema rifiuti firmato da Enzo Amendolagine, Titti Mastrapasqua, Paolo Simone ovvero Cittadini a 5 Stelle in MoVimento a Bisceglie.

I grillini non usano mezzi termini per bocciare totalmente la politica di igiene urbana messa in atto sul territorio provinciale dai vari comuni “A seguito della chiusura per sequestro della discarica di Trani e della chiusura per esaurimento della discarica di Andria, è stato stabilito che i rifiuti indifferenziati, circa 200 di Tonnellate al giorno, dovessero essere biostabilizzati nell’impianto di Foggia al costo di 49 euro a tonnellata e poi conferiti temporaneamente nelle discariche speciali di rifiuti non pericolosi di  Grottaglie al costo di 113 euro e Canosa al costo di 110 euro. Il tutta comporta un ulteriore aggravio di spesa rispetto al costo di 40 euro per il conferimento nella discarica di Andria ed al costo di 44 euro per quella di Trani”. (leggi qui il nostro articolo sull’emergenza rifiuti nella BAT)

Chiara anche la critica all’ARO BAT1, per gli attivisti pentastellati “logiche campanilistiche” hanno fatto si che i sindaci di Barletta, Trani e Bisceglie non siano ancora riusciti ad individuare un’unica ditta per la gestione integrata del servizio igiene urbana sul territorio di competenza. Importante anche la considerazione fatta sulla raccolta differenziata sul territorio: “In netto contrasto con le Direttive Europee che pongono la raccolta differenziata ai fini del riciclo come principale strategia di smaltimento dei rifiuti, (Leggi qui e qui i nostri articoli su ARO BAT1 e percentuale differenziata a Bisceglie)

Per scongiurare gravi conseguenze ambientali i cittadini cinquestelle hanno individuato cinque provvedimenti che, se messi in pratica, secondo gli attivisti dovrebbero portare i comuni della BAT al raggiungimento del traguardo “Rifiuti Zero”:

  1. raccolta domiciliare “porta a porta” su tutto il territorio comunale.
  2. istituzione nel breve periodo di un sistema tariffario basato sulla effettiva quantità di rifiuti prodotti dalle utenze (con badge o transponder).
  3. creazione nel territorio di Bisceglie un impianto ad “aie” di compostaggio, per recuperare la frazione organica (che rappresenta circa il 50% del totale del rifiuto cittadino prodotto) e trasformarla in ammendante/fertilizzante agricolo;  
  4. realizzazione di un impianto di preselezione dei rifiuti nelle aree ecologiche di raccolta esistenti;
  5. istituzione dell’osservatorio verso Rifiuti Zero, i cui membri dovranno monitorare in continuo il percorso comunale dei rifiuti, indicando criticità, aggiornamenti e soluzioni.

Il comunicato dei grillini si chiude con un altro attacco  ai sindaci dei comuni della BAT: “ In questi giorni apprendiamo che i sindaci dei Comuni della BAT hanno chiesto al prefetto la dichiarazione di stato di emergenza per attenuare l’incremento dei costi dovuti alla chiusura delle discariche della Provincia, dovute, in parte alla supplenza che le stesse hanno dovuto sopportare per le varie emergenze verificatesi sul territorio pugliese con ordinanze regionali e in parte alla cattiva gestione ambientale delle stesse con conseguente sequestro da parte della Magistratura. Trattare sul costo dello smaltimento in discarica non è la soluzione, ma soltanto la proroga dell’emergenza!”