Mettere in guardia, informare e sensibilizzare, sottolineando come la ludopatia, nuova forma di “dipendenza”, si presenti in forme subdole e difficili da identificare. È l’obiettivo del centro parrocchiale di San Pietro, che ha organizzato una A carte scopertemostra, una rappresentazione teatrale e un confronto con le testimonianze di chi dal vizio del gioco d’azzardo è riuscito a tirarsi fuori.

La mostra, intitolata “A carte scoperte 2.0, proviamo a scoprire”, allestita all’interno del Parco della chiesa di San Pietro e organizzata in occasione della festa parrocchiale del 29 giugno, sarà inaugurata il 23 giugno alle ore 20 e sarà fruibile sino al 28 giugno, dalle 20 alle 22.

Il lavoro, organizzato da tutta la collettività, è la logica conclusione dell’attività di pastorale sociale di tutto l’anno iniziata col convegno pubblico “A carte scoperte”, tenutosi nel novembre scorso, col quale si è avviato lo studio del problema. “Con la mostra”, sottolineano gli organizzatori, “si vogliono offrire anche informazioni utili per affrontarlo. Al contempo, attraverso una serie di sperimentazioni dal vivo, si vuol far prendere consapevolezza ai visitatori dei rischi di certi gesti che appaiono, a volte, innocui.

All’inaugurazione della mostra, sempre il 23 giugno alle 20, è affiancata una rappresentazione teatrale a tema, “Bèlle bèlle a scecuò” (Piano piano a giocare), in cui, traendo spunto da casi di cronaca quotidiana, si racconta di una deriva pericolosa in cui può essere catapultata una modesta famiglia. A latere dello spettacolo, sarà presentata la testimonianza di chi è riuscito ad uscire dal vortice del gioco d’azzardo.

“L’attuale crisi economica con la conseguente mancanza di occupazione, soprattutto giovanile, porta sempre più persone a sperare di risolvere i problemi con l’aiuto della dea bendata”, rimarcano gli organizzatori della mostra e della manifestazione. “I casi di ludopatia si riscontrano in individui insospettabili: casalinghe, padri di famiglia ma anche giovanissimi. E le conseguenze sulle relazioni familiari sono spesso devastanti. Una serie di indicazioni ed indirizzi utili per affrontare quanti si trovino nella difficoltà derivante da questa dipendenza è la logica conclusione di tutto il percorso”.