“Apriamo le porte alla cultura sportiva”: è questo l’invito partito ieri pomeriggio dal Paladolmen di Bisceglie, per raggiungere la cittadinanza in piazza Vittorio Emanuele II, in occasione della prima edizione di “Sport for life”.
L’evento, organizzato dal Comune di Bisceglie, dall’Ambrosia Basket e dal Club UNESCO Bisceglie, si è aperto con un corteo di associazioni sportive territoriali, partito proprio dal PalaDolmen, guidato dal tedoforo italiano alle Olimpiadi di Londra 2012, Vittorio Brandi, seguito da Vittoria Sasso, assessore allo sport, e Pina Catino, presidente del Club UNESCO Bisceglie.
Coperto il primo tratto del percorso, il tedoforo pugliese ha consegnato la fiamma olimpica nelle mani della Bisceglie Running.
L’onore di portare la torcia olimpica è passato, successivamente, ai rappresentanti di tutte le altre associazioni che, con la loro presenza, hanno scelto di testimoniare insieme che lo sport è vita. Sana, competitiva, educativa.
La fiamma olimpica è passata, quindi, tra le mani dei rappresentanti della New Basket Lecce, Diaz Bisceglie, Basket Trinitapoli, Tennis tavolo Dolmen, Futsal Bisceglie, Sol Levante, Cavallaro, Eagles, Ludobike e Ambrosia Basket.
Giunte in Piazza Vittorio Emanuele, le associazioni hanno sciolto il corteo per dar spazio alle semifinali del Torneo regionale di basket under 19 New Basket Lecce-Mens Sana Mesagne e Ambrosia Bisceglie-Basket Trinitapoli.
La due giorni ripartirà quest’oggi in Piazza Vittorio Emanuele alle ore 18.30 con il dibattito “Sport for life” moderato da Antonio Perruggini, manager RSSA, durante il quale, dopo i saluti del sindaco Francesco Spina, l’assessore Vittoria Sasso, la presidente club UNESCO Bisceglie, Pina Catino, e Domenico Di Bitetto, presidente dell’Ambrosia Basket, interverranno Annateresa Rondinella, segretario generale Federazione Italiana UNESCO, padre Carmine Ponticelli, servo del Cuore Immacolato di Maria da Ostuni, che darà la sua testimonianza dalla “Terra dei fuochi”, Lola Poggi Goujon, alto funzionario UNESCO e segretario generale del Consiglio internazionale cinema e televisione UNESCO, e lo stesso tedoforo pugliese Vittorio Brandi.