Lo scorso 8 settembre il Ministero dello Sviluppo Economico ha approvato gli schemi degli atti di gara predisposti dall’Amministrazione Straordinaria della Casa della Divina Provvidenza, autorizzando dunque l’avvio della procedura di cessione dei complessi aziendali afferenti la Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza.

Il Commissario Straordinario, avv. Bartolo Cozzoli, intende pertanto procedere alla valutazione di quanti fossero interessati all’acquisto di tutto o di parte del complesso aziendale e delle attività organizzate della Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza, assicurando così la continuità della vita dell’impresa e la salvaguardia dei posti di lavoro.

La manifestazione d’interesse all’acquisto potrà essere formulata da persone fisiche o giuridiche, italiane o estere che siano in possesso dei seguenti requisiti: a) che non si trovino in stato di liquidazione; b) che non siano sottoposte, in conformità alla legislazione del paese di appartenenza, a procedure concorsuali o a qualunque altra procedura che denoti lo stato di insolvenza, lo stato di crisi o la cessazione dell’attività o a gestione coattiva; c) che non siano state assoggettate a sanzioni che comportino il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione in base alla legislazione dei rispettivi stati di appartenenza. L’avviso verrà ufficialmente pubblicato in questi giorni su quotidiani nazionali e internazionali.

Dalla segreteria del Partito Democratico biscegliese giunge in redazione una nota a proposito della situazione relativa all’ente ecclesiastico cittadino: “Venerdì 4 settembre il sindaco di Bisceglie nonché Presidente della Provincia BAT è stato promotore di un’iniziativa con la quale ha chiamato a raccolta le rappresentanze politiche nazionali, regionali nonché quelle sindacali del territorio per creare un unico fronte a tutela del diritto al lavoro nella Casa della Divina Provvidenza. Nel merito il Partito Democratico di Bisceglie, avendo preso atto delle proposte espresse, invita l’avv. Francesco Spina a dare seguito con sollecitudine a quella enunciata dall’on. Francesco Boccia e dal Consigliere Regionale PD Caracciolo di istituire un tavolo tecnico permanente alla Regione Puglia per presidiare l’assise regionale e indurla con ragionevolezza e in tempi rapidi ad aggiornare le rette ospedaliere, a formulare nuove opportunità di convenzioni, a rilanciare e porre al centro della politica sanitaria della nostra provincia un piano industriale che tenga presente il valore strutturale e il patrimonio umano della Casa della Divina Provvidenza di Bisceglie”.

Anche la consigliera regionale M5s Grazia Di Bari è intervenuta sulla delicata questione: “Negli ultimi anni, in ogni campagna elettorale, da destra e da sinistra tutti hanno sbandierato l’impegno profuso a favore della CDP:  troppe promesse cadute nel vuoto, un vuoto che oggi si riflette nell’assoluto silenzio di tutti i politici locali. In seguito ai  licenziamenti del 2013 centinaia di famiglie biscegliesi hanno difficoltà ad arrivare a fine mese mentre all’interno dell’Ente alcuni dipendenti hanno continuato ad avere superminimi, premi, consulenze  d’oro, straordinari e stipendi spropositati in base alle reali  competenze svolte”.

“Intanto – prosegue la nota – il Movimento 5 Stelle, grazie all’impegno degli attivisti locali e dei portavoce in Parlamento, dal gennaio 2014 ha presentato  più di una interrogazione parlamentare a prima firma del deputato Giuseppe D’Ambrosio sul commissariamento della Casa Divina  Provvidenza e più volte proposto incontri tecnici al viceministro dello Sviluppo Economico e al Commissario Straordinario di Casa  Divina Provvidenza, avv. Bartolomeo Cozzoli, al fine di trovare una  soluzione che potesse risanare il debito con i creditori, evitando la  svendita dell’Ente, senza purtroppo ricevere alcuna risposta”.

“Il tavolo tecnico-istituzionale organizzato dal sindaco di Bisceglie, nonché presidente della provincia di Barletta – Andria – Trani,  Francesco Spina, è stato utile a comprendere quali ripercussioni si  avranno in termini occupazionali e quale destino attende i ricoveri, a seguito della probabile cessione dell’ente. Ormai abbiamo capito:  l’unica soluzione emersa dall’incontro per salvare l’ente è che la  Regione Puglia approvi un regolamento volto a individuare i requisiti  per l’accesso alle strutture di Riabilitazione Funzionale per i  pazienti ortofrenici“, afferma la consigliera regionale Di Bari. “Questi pazienti oggi sono classificati come “seconda tipologia”, ma per i  pazienti che soffrono di queste malattie non sono state identificate  le cosiddette patologie specifiche associate, come ad esempio i  deficit sensoriali, i deficit psichici. Per questo motivo, senza  questo regolamento, la struttura è destinata a chiudere per  esaurimento naturale di pazienti ortofrenici. Appare chiaro che se  vogliamo risolvere i problemi dei pazienti, senza affrontare il tema del futuro economico dell’ente, solo l’approvazione di questo  regolamento consentirebbe alle sedi di Bisceglie e Foggia di avere un Centro Socio Sanitario Riabilitativo in grado di fornire  assistenza riabilitativa a favore di soggetti con minorazioni  psichiche, motorie e sensoriali, senza variare il numero di posti  letto. Pertanto – conclude –  chiederò alla Regione Puglia di approvare il regolamento per  l’individuazione delle patologie dei pazienti ortofrenici prima di un  eventuale impegno nell’acquisizione della Casa Divina Provvidenza. Prima i pazienti e i lavoratori, poi le questioni economiche“.