Partirà oggi, mercoledì 7 ottobre, a San Pietro di Stabio (Canton Ticino), un workshop di progettazione urbana condotto dall’architetto biscegliese Felicia Lamanuzzi, da tempo residente nella città svizzera. Il laboratorio non sarà solo una utile occasione per approfondire temi importanti come quello della riqualificazione urbanistica e dello sviluppo delle aree inutilizzate, ma anche un momento di confronto sulla costruzione di nuove “aree sociali” in grado di diventare veri e propri poli di incontro dove condividere esperienze e valori, celebrando il cosiddetto “rito della urbanità”.

Obiettivo delle cinque giornate di workshop, che si concluderanno domenica 11, sarà infatti quello di ricercare, dopo un lavoro preliminare di indagine del territorio, i “punti fisici di innesto” da cui poter partire per la trasformazione di uno spazio pubblico affinché esso acquisti una propria identità. Solo attraverso questo processo di trasformazione e riqualifica, e grazie all’impegno c370x370_fill_Barcelona_5_370.ivico e politico degli architetti, lo spazio pubblico può finalmente tornare a rappresentare le persone che ne fruiscono e diventare il centro nevralgico della vita sociale e produttiva di una città. 

Già in passato l’architetto biscegliese aveva contribuito all’urbanistica della cittadina svizzera, riscuotendo consensi sia da parte della critica che dei concittadini, attraverso una monumentale installazione artistica che aveva lo scopo di ridare senso e dignità ad una piazza che aveva smesso di adempiere al suo compito principale, quello di contenitore di esperienze sociali. Una rivisitazione della stessa opera è stata inoltre proposta presso le Crisolart Gallery di Barcellona.

A Stabio, Felicia Lamanuzzi è autrice di numerose residenze e studi privati, oltre che del nuovo centro logistico-operativo della Federazione OrtoFrutticoli Ticinesi.