“Quando la relazione con lui mette a repentaglio il nostro benessere emotivo, e forse anche la nostra salute e la nostra sicurezza, stiamo decisamente amando troppo”. (Robin Norwood)

Forse non sempre ne sei consapevole, tanto sei abituato a conviverci, ma esistono grandi “mangiatori di energie” che minano la tua pace ed il tuo benessere psicologico… E purtroppo, spesso, sono le persone che SCEGLIAMO, ( in modo più o meno consapevole), di avere accanto!

Ci sono in giro mine vaganti che sono dei perversi morali: compiono abitualmente e spesso impunemente, atti malvagi godendo del male: narcisi ammalati di quel narcisismo che, essendo al grado-zero di empatia, dice il grande psichiatra inglese Simon Baron-Cohen ne “La scienza del male”, li accomuna ai sociopatici: questi individui estremamente pericolosi sono perversi sempre, ma con estrema furbizia diabolica non sempre mostrano il loro vero volto (ossia l’assenza di un’identità: privi di scrupoli morali, pietà, compassione e rimorsi come sono).

Anzi, possono addirittura risultare affascinanti (atteggiandosi persino a rigoristi morali o a liberali tolleranti). Hanno una sessualità perversa e compulsiva ove l’altro è un oggetto sessuale. Si divertono compiendo atti di guerra, un’invasione della mente del prossimo, trattato come la pedina di un giuoco perverso.

Questi criminali perseguitano le vittime e mirano a distruggerne la personalità, giorno per giorno, al fine di divertirsi a renderle malvage a loro volta, creando un clima psicologico tossico e insostenibile per una persona normale, mediante varie umiliazioni sistematiche e costanti.

La vita a volte colpisce e colpisce duro!

Ad ognuno di noi è capitato, e non solo da piccolo, di sentirsivittima, cioè bersaglio finale di comportamenti aggressivi, di circostanze negative, di intenti manipolatori, e di aver sentito un profondo senso di ingiustizia e di prevaricazione.

Qualcosa o qualcuno ci ha spinti nell’angolo, almeno per un po’, e ci ha fatto dire: “Perché proprio a me?”.

È un’esperienza così diffusa e connaturata all’uomo che negli anni ’70 decretò – e decreta ancor oggi – l’enorme successo di un cartone animato nato senza grandi pretese: Calimero, il pulcino “piccolo e nero” con un guscio per cappello, che alla fine di ogni avventura si ritrova solo e sconsolato, incompreso, bersaglio di sfortune e ingiustizie.

Ma ciò che gli accade sembra quasi catalizzato dal suo modo di considerarsi: appunto piccolo (cioè indifeso e bisognoso) e nero (cioè sfortunato e meno dotato).

A volte ci sentiamo responsabili di qualcosa che non abbiamo fatto o soffriamo per torti che non abbiamo subito: come eliminare questi fossili di ieri?

E’ fin troppo semplice la distinzione tra una “vittima” e un “vittimista”: la vittima ha subìto un torto, una violenza, un’offesa; il vittimista no, ma se ne lamenta ugualmente senza ragione.

E’ importante ricordare che nell’Analisi Transazionale i ruoli di vittima, salvatore e persecutore sono intercambiabili: si può strutturare un rapporto secondo una modalità per poi passare all’altra…

Di qui, la struttura e l’analisi complessa, e spesso, complicata del modus relazionale e di comunicazione quotidiana!

E’ acclarata la necessita di vivere nel “Qui ed Ora”, per assicurarsi una Good Life, ma, ahimè, risulta sempre più difficile la salita della Scala di Maslow!

Diario di vita quotidiana : il futuro può generare ansia e preoccupazione, l’accettazione del presente è spesso assente, il passato è rassicurante perché conosciuto, il benessere psico – fisico, questo sconosciuto!

Infatti…

… gli eventi negativi del passato possono renderti difficile vivere il presente. Quando sono angoscianti, i ricordi possono impedirti di dormire bene o di affrontare la giornata.

A volte, le esperienze passate irrisolte ci impediscono di riporre fiducia in altre persone che conosciamo nel corso della vita, rendendo difficile la costruzione di relazioni sane. Tuttavia, la presenza di un forte sistema di sostegno da parte degli altri può essere il fattore più importante per rimarginare le ferite causate da esperienze negative.

Arriverà un momento in cui dovrai lasciar andare il passato, altrimenti c’è il rischio che condizioni il futuro. E tuttavia, porterai sempre con te una traccia del tuo vissuto nel modo di pensare, parlare e percepire il mondo. Quando tenti di gestire tutto questo, ti sembrerà di camminare sul filo del rasoio, senza scorgere alcuna meta all’orizzonte.

Tieni conto, però, che facendo un passo alla volta e mantenendo una certa apertura mentale, puoi arrivare ad accettare il passato come una parte di te. In questo modo, troverai la forza di lasciare alle spalle le abitudini negative, che ti hanno tenuto legato a sogni irrealizzati e promesse tradite.

Talvolta, le esperienze passate irrisolte possono produrre effetti psicologici e fisiologici duraturi.

In questi casi, è importante comprendere il modo in cui il passato influisce sull’atteggiamento o sulle abitudini attuali.

Un primo passo piuttosto importante è smettere di fingere che gli avvenimenti passati non lascino strascichi nella vita, infatti, non potrai superarli finché non li accetti.

Se succede qualcosa che ti ricorda un evento traumatico o che innesca una forte reazione emotiva, prova ad ammettere con calma che le cose stanno in questo modo e concedi a te stesso la possibilità di prendere coscienza di ciò che senti riguardo al passato.

Per esempio, se ti trovi a vivere in mezzo agli altri una situazione che risveglia forti emozioni legate al passato, non cercare di respingerle. Invece, scusati un attimo e allontanati dal gruppo.

Dopodiché rifletti un momento su quanto hai vissuto e su come ti condiziona…

L’effetto dei traumi passati può essere particolarmente forte se non hai intorno una valida rete di sostegno psicologico e soprattutto se hai un’autostima bassa !

A volte, il trauma derivante dalle esperienze trascorse può essere così intenso da influenzare i rapporti con le persone a cui tieni.

Se lasciati irrisolti, gli eventi passati possono impedirti di costruire solide relazioni con chi ami !

Possono persino renderti ansioso al pensiero di non poter realizzare i tuoi sogni e, tutto questo, a sua volta, può condizionare il tuo atteggiamento e le tue abitudini attuali tanto da complicare la gestione degli ostacoli nel corso della vita.

E’ necessario comprendere il modo in cui l’esperienza traumatica influisce sulla mente, perché, quando sono particolarmente forti, possono condizionare il nostro sistema neurochimico ed a volte, possono anche produrre effetti sul cervello a livello strutturale…

Questo perché, gli eventi traumatici possono realmente modificare il modo in cui lavora il cervello.

L’emergente ricerca nel campo delle neuroscienze suggerisce che il cervello ha una certa “plasticità”. In altre parole, il cervello può modificarsi, diventando un prodotto di combinazioni genetiche ed esperienze.

E’ importante, infatti, tenere a mente che il corpo e il cervello si ristrutturano costantemente in base alle nuove esperienze; si sono già modificati in passato e continueranno a farlo ancora, pertanto, prova a interpretare questi cambiamenti come fenomeni positivi.

Accetta il fatto che non puoi cambiare quello che è successo, eccetto il modo in cui lo vedi!

Non hai la possibilità di riscrivere il passato, però hai la capacità di cambiare il modo di percepirlo e gestirlo d’ora in avanti.

In caso contrario, la parte di te che soffre trascinerà quel dolore emotivo in altre esperienze e relazioni.

Inevitabilmente sarai la persona delusa e delusiva che reca dolore ed insofferenza a se stesso e a chi li è vicino, con la triste conferma che meriti tutto quel dolore!

Se desideri realmente dare lo scacco matto al tuo carnefice, a questo punto i tuoi sforzi dovrebbero essere diretti ad accettare il passato e perdonare coloro che possono averti ferito.

Consenti a te stesso l’opportunità di provare qualunque tipo di emozione legata al passato, dopodiché cerca di staccarti da quei sentimenti e lasciarli andare… Il passato non va ripetuto!

Quando provi rabbia o dolore rispetto a un avvenimento trascorso, cerca di tenere presente che, restando ancorato alle sensazioni negative, a lungo andare non farai altro che danneggiarti !

Tutta la rabbia di questo mondo non riuscirà ad annullare ciò che è successo, perciò, prendi coscienza di ciò che provi, poi trova dentro di te la compassione per perdonare chi ti ha ferito e la forza di lasciare alle spalle il male ricevuto.

Questo processo richiede tempo ed è diverso in ogni persona. Soffermandoti sul passato, potresti causare a te stesso dei problemi e non ti servirà a nulla desiderare razionalmente di superarlo.

Concentrati su ciò che pensi e provi, la cosa importante è esprimersi, non raccontare una bella storia… Io, lo chiamo, il CORAGGIO di ASCOLTARSI!

Probabilmente un lavoro emotivo del genere richiederà tempo e capacità introspettiva, tuttavia, può essere molto produttivo se permetti che si sviluppi liberamente…

Io la chiamo VITA BUONA!

Foto copertina: www.thewarmmilkjournal.com