Pressione tributaria, in particolare Tari, e debiti fuori bilancio. Sono stati gli argomenti maggiormente dibattuti nel consiglio comunale che si è tenuto ieri sera, giovedì 26 novembre. Cominciato con un’ora di ritardo, il dibattito è stato a tratti acceso e ha avuto il suo momento di massima tensione in un aspro contraddittorio tra il consigliere comunale di opposizione Gianni Casella e il presidente del consiglio Franco Napoletano. Dopo cinque ore e mezza, il consiglio si è chiuso con l’approvazione dei punti all’ordine del giorno che prevedevano la votazione in aula, per lo più una lunga serie di lavori di somma urgenza (per l’eliminazione di pericoli derivanti da alberature pericolanti, cedimenti di muri esterni e calcinacci, buche stradali e altri fattori) e di riconoscimenti di debiti fuori bilancio. Tutti i punti sono stati approvati con la maggioranza compatta e particolarmente numerosa, eccetto due, rinviati, il numero 12, incentrato su lavori di somma urgenza per eliminazione di pericolo su strade urbane ed extraurbane mediante la chiusura di buche, e il punto 43, che verteva sul riconoscimento di un debito fuori bilancio per prestazioni rese dalla cooperativa sociale “Il coraggio di vivere” a favore del Comune di Bisceglie. Nel primo caso ha influito la mancanza o l’insufficienza di documentazione fornita ai consiglieri, argomento che peraltro è stato più volte sollevato dall’opposizione, e per il secondo il sindaco Spina ha chiesto maggiore tempo per un approfondimento istruttorio. In chiusura di consiglio è stato anche approvato il nuovo collegio dei revisori dei conti del Comune recependo, come prevede la normativa, i nomi dei professionisti estratti dalla Prefettura, vale a dire: Antonio Ricci (di Massafra), Donato Antonio Antonucci (di Presicce) e Francesco Maria Luigi Lanera (di Putignano), con il primo che sarà presidente del collegio. Nell’occasione Napoletano, il sindaco Spina e il segretario Francesco Angelo Lazzaro, augurando buon lavoro ai nuovi revisori, hanno ringraziato anche gli uscenti, riconoscendo loro solerzia e puntualità, stima personale e professionale.
DEBITI FUORI BILANCIO. Come detto, su questo terreno e su quello delle tasse si è giocato gran parte del confronto politico. “Su 460 delibere di consiglio comunale, oltre 300 sono debiti fuori bilancio. Una cosa assurda e incredibile”, ha attaccato Angelantonio Angarano (Pd). “Invito il sindaco a trovare una situazione simile in altri comuni. Il fatto che essi siano finanziati (come ha sottolineato a più riprese Francesco Spina, ndr) non cambia la natura dei debiti fuori bilancio, che tali restano e che prevedono condizioni particolari, come la somma urgenza. E invece ci accorgiamo che il Comune valuta ancora somma urgenza il punteruolo rosso, problema atavico e risaputo. È imbarazzante, non si può continuare a spendere soldi così malamente”, ha continuato il consigliere comunale del Pd. “Prendiamo atto che neanche la bacchettata della Corte dei Conti abbia sortito effetti. Siamo lontani dall’essere un’amministrazione virtuosa. Mi chiedo cosa ci veniamo a fare qui, solo ad approvare i debiti fuori bilancio? Tutte le proposte costruttive che abbiamo fatto finora sono state sempre ignorate. Non c’è mai un confronto con la maggioranza e, consigliere Di Pierro”, ha detto Angarano rivolgendosi al capogruppo di Democratici e Popolari per Bisceglie, “non si limiti a dire che il sindaco rappresenta tutti. Avete il dovere di esprimervi”.
“Il debito fuori bilancio è un’anomalia contabile, significa che si è fatta una spesa senza aver posto in bilancio la copertura finanziaria”, ha aggiunto Tonia Spina, che dal 14 ottobre ha comunicato al presidente del consiglio il suo nuovo gruppo consiliare, Conservatori e Riformisti. “Precisato ciò, mi chiedo se almeno si tenti di ridurre i debiti fuori bilancio, per esempio riparando subito le buche, origine dei risarcimenti, per evitare che continuino a provocare cadute, come avviene per le basole del centro storico, o danni alle automobili. Per questo si potrebbe attivare anche un servizio di call center affinché l’ufficio tecnico possa provvedere immediatamente alle riparazioni”.
“Siamo alle prese con la solita storiella”, ha commentato Gianni Casella (Dc). “Dal 2013 abbiamo approvato tre bilanci di previsione, documenti che avrebbero dovuto parlare delle priorità di sviluppo, della programmazione per la città e dell’imposizione fiscale. Nulla di tutto questo. Da tre anni questo consiglio comunale non fa altro che approvare debiti fuori bilancio sottraendo migliaia di euro ad una programmazione seria della città. È diventato uno spettacolo noioso e triste. Il fatto stesso che l’ultimo bilancio di previsione sia stato approvato a luglio la dice lunga sulla mancanza di programmazione. Negli ultimi tre anni abbiamo pagato 300mila euro all’anno per incarichi ad avvocati, per un totale di 900mila euro, pur avendo a disposizione l’avvocatura comunale. E poi non ci sono i soldi per tutte le nostre proposte, come per esempio il fondo per l’occupazione”.
“Si tratta di debiti fuori bilancio già finanziati all’atto dell’approvazione del bilancio e determinati da somma urgenza”, ha replicato Francesco Spina. “Un ramo caduto da un albero in una scuola non è urgente? Se cadono calcinacci nel cimitero non è importante eliminare immediatamente il pericolo? Oggi tali debiti vengono portati in consiglio comunale solo per una questione di massima trasparenza, per un atto formale, ma in realtà, così come avviene in altri comuni, avremmo potuto procedere direttamente al pagamento senza passare dall’assise cittadina. Poi si continua a fare riferimento alle osservazioni della Corte dei Conti ma nessuno dice che alle nostre controdeduzioni non è seguita una sentenza. Perché questa deve restare un’ombra politica sull’amministrazione? La realtà è che invece abbiamo un bilancio solidissimo”. Sulla programmazione il sindaco ha poi aggiunto: “Abbiamo realizzato 200 opere, avremo un secondo ospedale, offriamo contributi di locazione, affidiamo case popolari gratuitamente a chi ne ha bisogno, costruiremo una nuova struttura sportiva a Carrara Reddito, con le borse lavoro facciamo lavorare chi è in difficoltà economica”.
SCONTRO NAPOLETANO-CASELLA. E sull’approvazione del punto 4, sulla variazione conclusiva al bilancio 2015-2017, si è consumata la lite tra Napoletano e Casella. All’origine del diverbio la richiesta di formulare la propria dichiarazione di voto da parte del consigliere di opposizione, probabilmente non udita dal presidente del consiglio, che ha dato il via alle operazioni di voto. L’equivoco ha generato uno scambio di accuse reciproco, duro e prolungato, che ha tenuto banco per alcuni minuti. “Lei non è democratico”, dall’opposizione alla presidenza, “Lei non è saggio”, in direzione opposta, sono state alcune delle accuse scambiate a muso duro dai due.
TARI. La pressione tributaria è stato l’altro argomento oggetto di dibattito politico. A più riprese l’opposizione ha sottolineato l’aumento della tassa sui rifiuti. In particolare Casella ha portato l’esempio concreto del proprietario di una casa di 60 metri quadri che nel 2014 pagava 192 euro e nel 2015 ne dovrà sborsare invece 323. “Siamo di fronte ad un aumento di circa il 70%, dopo che la tassa era giù aumentata del 50% dal 2013 al 2014”, ha sottolineato il consigliere della Democrazia Cristiana.
“Mi meraviglio che certe accuse provengano da chi due anni fa era mio vicesindaco” ha controbattuto Francesco Spina. “La Tari è una tassa che il comune non può gestire in autonomia. Quest’anno c’è stato un aumento medio del 20% dovuto ai costi che sosteniamo, dovendo portare i nostri rifiuti nelle discariche di Foggia e Massafra dopo la chiusura di quella di Trani. E ricordo che a Bisceglie con la green card, se si è differenziato tanto e bene, si può addirittura arrivare a non pagare la Tari. La prossima settimana, a questo proposito, distribuiremo 1500 assegni ai possessori di green card che hanno effettuato la raccolta differenziata”.
AGRICOLTURA/OLIO EXTRAVERGINE. Nei prossimi giorni, probabilmente il 2 dicembre, il consiglio comunale tornerà a riunirsi per parlare di agricoltura e delle tematiche legate alla tutela dell’olio extravergine, a fronte dell’ingresso in Italia di altre 65mila tonnellate di olio tunisino, come disposto dall’Unione Europea. A chiedere un segnale di attenzione alla tematica da parte dell’amministrazione e delle forze politiche è stato direttamente un agricoltore che ieri ha interrotto per pochi istanti il consiglio comunale, con educazione ma anche con fermezza. Il nuovo consiglio comunale sarà anche l’occasione per tornare sul punto all’ordine del giorno proposto da Tonia Spina proprio su questo argomento, ieri approvato in chiusura di consiglio (era l’ultimo punto) ma non illustrato e sviscerato come avrebbe meritato per la delicatezza e l’importanza che il tema riveste per la nostra economia.