Antonio Pasquale Cangelli, classe 1999, e Andrea De Savino, classe 1997, hanno conquistato, nelle rispettive categorie, il primo e il secondo gradino del podio nella gara di Coppa dei Campioni di Bench Press, organizzata dalla W.D.F.P.F. (World Drug-Free Powerlifting Federation), svoltasi domenica 6 dicembre a Foggia, accompagnati dal loro preparatore Pasquale Dell’Olio.
La Bench Press, ovvero distensione su panca piana, è un esercizio che rientra nella disciplina sportiva del Powerlifting, insieme allo squat e allo stacco da terra.
Per Cangelli un esordio da “coppa d’oro”: primo posto nella categoria under 18 con un’alzata valida di 117,5 kg. “Praticavo judo”, afferma l’atleta sedicenne, “è solo da un annetto che mi alleno con Pasquale Dell’Olio, che mi ha fatto scoprire il powerlifting, per poi permettermi di specializzarmi nella bench press”.
“All’inizio ero molto emozionato”, dichiara Antonio Pasquale Cangelli, riferendosi alla sua gara d’esordio, “ho accusato dolori alle spalle prima della chiamata alle alzate, però, grazie alle rassicurazioni e ai massaggi di Paky (Pasquale Dell’Olio), sono riuscito a riscaldarmi e a eseguire le tre alzate: la prima di 110kg, la seconda 112kg e la terza di 117,5kg che mi ha portato alla vittoria”.
Un cambio di categoria, invece, per Andrea De Savino, che, avendo compiuto diciotto anni, è rientrato nella categoria juniores under 23 della stessa competizione, conquistando il secondo posto con un’alzata valida di 125kg. “Non conoscevo questa disciplina”, confessa De Savino, “fino a quando Paky non mi ci ha fatto appassionare pian piano, portandomi poi a gareggiare. Quella di Foggia non è la prima gara che ho disputato, quindi ero più a mio agio rispetto alle prime”.
“Ho affrontato l’esecuzione delle alzate convinto delle mie capacità”, continua l’atleta diciottenne, “sono arrivato secondo, non mi aspettavo questo risultato, data la presenza di atleti molto più grandi di me. Da Gennaio ricominceremo, cercando di portare a casa risultati sempre migliori”.
Si dice soddisfatto Pasquale Dell’Olio, bodybuilder e preparatore dei due atleti, affermando che “è bello assistere alle sane competizioni, che siano di judo, bodybuilding o atletica, perché sono dei momenti di confronto e incontro fra le persone, durante i quali ti metti alla prova. Da atleta e preparatore, vivo tutto questo in prima persona e non nascondo che credo di essere più teso io dei miei stessi atleti”.
“La mia prima preoccupazione, quando accompagno i ragazzi”, dichiara Dell’Olio, “è quella di far vivere loro emotivamente bene la gara, che è la cosa più importante. Il risultato è altresì importante, ovviamente, ma non è l’unica cosa che conta: ciò che la persona ci guadagna, dal punto di vista personale, è il vero risultato”.
“Sono soddisfatto del modo in cui hanno affrontato la gara”, conclude Pasquale Dell’Olio, “e del fatto che hanno raggiunto i loro record personali. Adesso la stagione è finita per entrambi, nei prossimi mesi andremo a lavorare sulla tecnica e le prestazioni in termini di peso”.