Il direttore generale dell’ASL BAT, Ottavio Narracci, ha ufficialmente annunciato il dimezzamento dei posti letto dello storico reparto malattie infettive dell’ospedale di Bisceglie, il motivo sarebbe la mancanza di personale specializzato necessario a garantire il rispetto del tetto dell’orario di lavoro previsto dalla legge 161 del 2014. Il reparto fiore all’occhiello dell’ospedale biscegliese vedrà cosi dimezzarsi la sua capienza da 40 a 20 posti letto. Contestualmente però dovrebbero aprire a Bisceglie i nuovi reparti di terapia intensiva, gastroenterologia e medicina interna.
La notizia del ridimensionamento del reparto infettivi ha già iniziato a suscitare la preoccupazione di una parte della politica cittadina, il primo ad intervenire sull’argomento è stato Angelo Consiglio del movimento civico “Il Torrione”. In un comunicato stampa giunto pochi minuti fa il segretario cittadino del “Torrione” dichiara: “La vocazione chirurgica e medica del nostro ospedale è stata possibile solo grazie ad un reparto come quello infettivi, con i suoi 40 posti letti è stato un riferimento per tutta l’Asl e per tutti il territorio. Bisogna anche sottolineare che nei vari piani di riordino ospedaliero adottati dalla Regione Puglia l’ospedale di Bisceglie non è mai stato intaccato proprio grazie alla presenza del reparto malattie infettive, che avendo degli altissimi indici di utilizzazione ed essendo un reparto di riferimento regionale giustificava la prosecuzione dell’attività dell’intero ospedale”.
Per Consiglio, quindi, le sorti dell’intero ospedale di Bisceglie sarebbero legate proprio al futuro dello storico reparto malattie infettive; “Dimezzare questo reparto significa impoverire drasticamente il nostro ospedale e puntare dritti verso la chiusura dello stesso in un prossimo piano di riordino. Il fatto che siano stati aggiunti altri reparti come terapia intensiva, gastroenterologia e medicina interna, non attenua la nostra preoccupazione per questo pesante ridimensionamento del reparto malattie infettive”.
Il rappresentante del “Torrione” cita anche un’altra importante questione legata all’ospedale Vittorio Emanuele II: “Prendiamo atto che nulla ancora si sa neppure riguardo il reparto UTIC – Unità di Terapia Intensiva Coronarica. Come si ricorderà tale reparto fu realizzato ed attrezzato con macchinari costosissimi nel gennaio del 2005 e da allora non è mai stato attivato per carenza cronica di personale specializzato”.
Consiglio chiosa chiedendo l’intervento di tutte le forze politiche ed istituzionali: “Chiediamo dunque che l’Asl riveda la sua programmazione e contestualmente invitiamo tutte le forze politiche e le istituzioni a far sentire la propria voce affinché l’ospedale di Bisceglie non veda dimezzato il reparto di malattie infettive come premessa per la sua progressiva deprivazione, e chiediamo anche l’immeditata attivazione dell’ UTIC – Unità di Terapia Intensiva Coronarica”.