Nessun ferito. È il bilancio, assolutamente positivo, legato all’esplosione di materiale pirotecnico nella notte di Capodanno a Bisceglie. Nessuno si è recato al pronto soccorso con ferite dovute ai botti dopo la fatidica mezzanotte, sebbene in tanti, purtroppo, abbiano continuato come sempre a far uso di giochi pirici per salutare il nuovo anno, ignorando l’ordinanza sindacale che ne impedisse l’uso.
Il 31 dicembre, tra le 16 e le 20, un’operazione congiunta di polizia municipale e carabinieri aveva portato a tre sequestri di materiale pirotecnico venduto illegalmente, due in piazza Vittorio Emanuele e uno in via Giovanni Bovio. Ai responsabili della vendita senza la dovuta licenza sono state elevate sanzioni di 5.100 euro cadauno oltre ai verbali per il mancato rispetto dell’ordinanza sindacale.
Il controlli stringenti, l’azione dell’amministrazione comunale, le campagne di sensibilizzazione e le iniziative civiche, come quella intrapresa quest’anno da un gruppo di cittadini che, coinvolgendo le giovani generazioni, ha invitato a dire “no” ai botti attraverso il simbolico uso di lanterne (leggi qui), devono essere mezzi congiunti per vincere progressivamente una battaglia prima di tutto culturale. Il fatto che non ci siano stati feriti potrebbe essere interpretato come un segnale incoraggiante per il futuro. Ma su questa strada bisogna continuare ad insistere, tutti insieme.
Il dato di Bisceglie è in sintonia con una consistente riduzione dei feriti in tutta Italia: 190 (nessuna vittima) rispetto ai 253 dell’anno scorso. Sono diminuiti, inoltre, i ferimenti derivanti dall’uso di armi da fuoco, che risultano essere 3 rispetto ai 6 dell’anno precedente. Nel nostro territorio, un uomo di 40 anni di Andria è rimasto mutilato ad una mano per l’esplosione di un petardo. A Foggia, invece, cinque persone hanno fatto ricorso alle cure per le ferite riportate: il più grave un uomo di 53 anni che ha subito l’amputazione di una mano.