“Considerato che allo stato attuale gli otto richiedenti asilo hanno perso il loro sussidio statale pertanto non avranno più vitto ed alloggio pagati dallo Stato, che non potranno essere accolti ed ospitati in altre strutture similari ma soprattutto che, secondo le leggi italiane, non gli è stato revocato il loro status di richiedenti asilo, per cui possono muoversi liberamente sul territorio nazionale, alcune domande nascono spontanee e credo che, come noi, in tanti se le siano poste. Nel frattempo che venga esaminata la loro richiesta di richiedenti asilo (ma che tutti oramai sappiano essere solo dei clandestini) come e dove vivranno? Cosa faranno per sopravvivere?”. Se lo chiede Rocco Prete, coordinatore locale di Noi con Salvini, a proposito dell’espulsione di otto richiedenti asilo di nazionalità nigeriana dal centro di accoglienza di piazza castello, nel centro storico di Bisceglie, per il mancato rispetto delle regole della struttura (leggi qui).
“E soprattutto”, aggiunge Prete punzecchiando l’amministrazione comunale, “non essendo certo gli unici otto in queste condizioni, quanti ce ne saranno in giro indisturbati per la nostra città e per Italia intera? In questo momento particolare in cui la parola ‘sicurezza’ nella nostra città oramai è una illustre sconosciuta, chiedo a qualcuno che, oltre ad inaugurare incubatrici, sedioloni, girelli e chi più ne vuole più ne metta, dia delle risposte concrete”, conclude il coordinatore cittadino del movimento di Matteo Salvini.