“Il partito non può essere sequestrato da una minoranza, è aperto. Quindi se a Bisceglie in questo momento il Pd, grazie al carisma di Renzi, attira nuovi iscritti, i vecchi iscritti devono accettare questo processo”. Lo ha detto il segretario dimissionario del Pd Puglia e presidente della Regione, Michele Emiliano, commentando le richieste di iscrizione al Pd inoltrate online dal sindaco di centrodestra di Bisceglie, Francesco Spina, che è anche presidente della Provincia Barletta-Andria-Trani, dalla sua giunta e da diversi dipendenti e consiglieri comunali, per un totale di circa 360 tessere.

“Non è possibile che il Partito Democratico, quando qualcuno si vuole iscrivere, si spaventi perché i singoli segretari di circolo, i singoli segretari provinciali temono alterazioni dei rapporti di forza. Il Pd è una comunità aperta, sta scritto proprio così nel suo Statuto”, ha aggiunto Emiliano. “Noi siamo molto attenti soprattutto alla questione morale. Se ci sono iscritti la cui condotta morale non è specchiata, non entreranno nel Pd. Questo è pacifico. La tessera non l’ha ottenuta ancora nessuno e non è detto che quelle persone che hanno fatto l’iscrizione online verranno tesserate”.

“Su questa vicenda”, ha sottolineato il governatore della Regione Puglia. “Il segretario regionale dev’essere particolarmente cauto. Perché io non mi posso sostituire alla commissione per il tesseramento e neanche allo Statuto del partito. Fermo restando che tutta l’amministrazione di Bisceglie, sindaco in testa, hanno votato in maniera chiara e limpida per il centrosinistra alle ultime regionali. E questo gesto politico segue altri gesti rilevanti: quel sindaco era stato fatto cadere dal centrodestra, si è ripresentato contro il centrodestra, ha battuto il centrodestra oltre che il centrosinistra, è stato apprezzato da tutti, al punto che è diventato presidente della Provincia Bat”.

“Mi scuso”, ha concluso Emiliano, “perché ho detto in una trasmissione televisiva che il Pd a Bisceglie era al 4%, invece è all’8% e con l’insieme delle liste civiche arriva al 22%, il che significa che dall’altra parte sono al 70%. Quindi è chiaro che c’è un problema per il Pd, che è egemone in tutta la Puglia e lì ha delle difficoltà”. “È chiaro allora che siamo molto attenti a valutare le richieste di iscrizione su Bisceglie”.