Francesco Spina è ufficialmente iscritto al Pd, insieme ai suoi consiglieri e assessori, come ha dichiarato annunciato ieri? Anche su questo si consuma una diatriba tra esponenti del partito appartenenti a diverse correnti. Da un lato Ruggiero Mennea, uno dei tre commissari per il tesseramento del Pd Puglia, dall’altro Agostino Cafagna, segretario provinciale Bat del Pd.
Per ora l’ingresso nel Pd di Spina e della sua maggioranza “è ufficioso” perché manca “un passaggio formale” e cioè “la ratifica” da parte della direzione regionale del partito che “sarà convocata quanto prima”, ha precisato Ruggiero Mennea. “Emiliano”, ha sottolineato ancora il commissario Pd, “ha accolto la proposta politica di questo gruppo di amministratori e adesso vanno scontati i passaggi formali”.
Di avviso completamente diverso Agostino Cafagna: “Il sindaco di Bisceglie, gli assessori ed i consiglieri comunali della maggioranza politica formatasi in contrapposizione al centrosinistra non sono iscritti al Partito Democratico. Ho contattato personalmente il vice segretario del partito democratico nazionale, Lorenzo Guerini, che ha ribadito il valore di quanto sancito dalla commissione provinciale di garanzia che, recependo il verbale del commissario per il tesseramento di Bisceglie, ha rinviato ad un apposito organo politico la discussione sulla richiesta del gruppo politico della maggioranza che amministra la città di Bisceglie”. Cafagna continua ribadendo la mancanza dell’ufficialità dell’ingresso nel Pd da parte del primo cittadino biscegliese: “Nessun organismo di partito ci risulta essersi riunito e nessuna comunicazione ufficiale è pervenuta. Le dichiarazioni personali del sindaco di Bisceglie, che attribuiscano al segretario regionale atti che non hanno alcun valore né giuridico né politico, sono l’ennesimo sfregio alla comunità politica del partito democratico e al rispetto delle sue regole democratiche”.
Il segretario provinciale conclude ribadendo che “le citate richieste di tesseramento sono state stralciate in quanto palesemente in contrasto con le norme dello statuto del Pd. Ho chiarito e condiviso con il vicesegretario nazionale che l’elemento imprescindibile per avviare qualsiasi percorso di avvicinamento al Partito Democratico del suddetto gruppo politico passa dalle dimissioni di Spina da presidente della Provincia dove è stato eletto in rappresentanza del centrodestra”.