“Al punto in cui siamo riteniamo che, per restituire serenità all’ambiente ed una condizione di legalità ed agibilità al nostro circolo, serva una fase di decantazione e riflessione mediante il commissariamento del circolo stesso”, cosi il componente dell’esecutivo provinciale del Pd Bat Tommaso Galantino nella sua lettera aperta indirizzata al segretario nazionale Pd Renzi, al segretario regionale Pd Michele Emiliano e al commissario del tesseramento Domenico De Santis.
Nella sua lettera l’esponente democratico lancia un vero e proprio attacco frontale alla segreteria biscegliese del Pd: “Continuano le gravi forzature antidemocratiche ben oltre i limiti delle stesse regole statutarie, che s’invocano solo “a convenienza”, nella conduzione del circolo Pd di Bisceglie verso la vicenda politica che riguarda tutto il movimento politico vicino al Sindaco Spina. La situazione è ormai gravemente fuori controllo e richiede un immediato intervento proprio a tutela del Pd stesso. La Segreteria è allo sbando e va a ruota libera. Vige uno stato di totale anarchia ed inagibilità del circolo medesimo”. Galantino prosegue poi accusando il Pd di Bisceglie per la mancanza “di dibattito politico interno rispetto alla linea politica. Tutto tace salvo aprirsi con “eccessiva (corretta e rispettosa delle regole?) generosità” alla stampa ostile, sino a mostrare a monitor elenchi e dati d’iscritti, e desiderosa di dare addosso al Pd e alla sua linea politica”.
Il componente dell’esecutivo provinciale Pd, inoltre, condanna fermamente la mozione di sfiducia al Sindaco Spina che il Pd si appresta a presentare in consiglio comunale: “L’ultima incredibile, unilaterale ed inopportuna iniziativa, oltre che politicamente miope, assunta dai consiglieri Boccia ed Angarano, senza alcuna legittimazione interna da parte degli organi di partito che avrebbero dovuto deliberare, è la presentazione di una mozione di sfiducia contro il Sindaco Spina, soltanto perché di “di fatto” è vicino ormai ad essere parte del Pd”. Sempre riguardo l’atto di sfiducia al primo cittadino biscegliese, Galantino evoca anche l’atto notarile del 2013: “Il consigliere comunale Angarano, in obbedienza agli ordini superiori impartiti dall’on. Boccia, anche allora senza alcun passaggio democratico interno, fu protagonista in negativo di iniziativa analoga, quando, con la sua firma decisiva e determinante, si unì ai consiglieri comunali della destra per sfiduciare e dimissionare il sindaco Spina. Sappiamo tutti come finì! Il sindaco Spina, alla testa di un movimento di liste civiche di centro sbaragliò gli avversari e vinse le elezioni amministrative, con buona pace del Pd e dello stesso Angarano, candidato Sindaco sconfitto con grande distanza di consensi in quella competizione”. Per Galantino il risultato elettorale del 2013 non sarebbe servito al Pd biscegliese per cambiare direzione: “Quasi non soddisfatto per le “sberle” prese in quella circostanza, l’attuale dirigenza politica, in maniera capotica, testarda e autodistruttiva, non demorde, persevera nell’errore continuando ad esporre il Partito ad un’altra prevedibile scoppola e figuraccia e alla insignificanza politica (forse strumentale ai soliti giochi di famiglia)”.
Galantino poi affronta ancora una volta il tema dell’ingresso di Francesco Spina nel Pd: “Precisiamo che noi non stiamo né dalla parte di Spina, né dalla parte di Boccia. Siamo imparziali ed obbiettivi. Per noi conta il Pd prima di tutto! Non comprendiamo l’accanimento viscerale messo in campo per impedire l’avvicinamento al Pd di Spina. Di che cosa si ha paura? Cui prodest? Eppoi, che certe battaglie contro il Sindaco Spina le faccia e le promuova la destra è comprensibile. Hanno un fondamento politico. Non capiamo, però, e non trova alcuna giustificazione la “guerra” scatenata da coloro che, al contrario, dovrebbero apprezzare l’apporto, il valore aggiunto che Spina può dare al Partito Democratico sul piano politico”.
In conclusione l’esponente provinciale Pd, in linea con quanto sostenuto anche dal primo cittadino biscegliese, sostiene che le parole proferite quest’oggi da Renzi durante l’assemblea nazionale del Pd non fossero riferite al caso Bisceglie: “Sorvoliamo infine sulla capziosa interpretazione delle parole espresse oggi da Matteo Renzi all’assembla nazionale giacché le stesse non corrispondono affatto alla situazione di Bisceglie”.