Il capogruppo Pd in consiglio comunale, Angelantonio Angarano, replica alle accuse mosse dal Sindaco Spina sulla presentazione della mozione di sfiducia all’amministrazione comunale di Bisceglie e sulla questione delle assenze in consiglio comunale da parte di Francesco Boccia: “Spina sproloquia e ogni giorno falsifica la realtà. Scoprirà in consiglio la legalità e i no del Pd”queste le durissime parole pronunciate da Angarano che poi entra subito nel merito della vicenda assenze: “L’onorevole Boccia, come ben sa il Segretario Generale del Comune (sfidiamo il sindaco a far scrivere il contrario) è sempre giustificato (lo dice la legge) quando il consiglio comunale coincide con una seduta della Commissione. E quando è stato assente è sempre stato così. Inoltre, visto che si sta appassionando alla ‘vita’ (democratica) del Pd, gli comunichiamo che l’avvicendamento con la segretaria cittadina, Roberta Rigante, era già deciso da mesi. Ma è evidente che parliamo lingue diverse”.

Sulla mozione di sfiducia Angarano ha poi precisato: “Il Pd presenterà una mozione contro il modo di amministrare del sindaco. Se avessimo avuto i voti per sfiduciarlo, lo avremmo già fatto. I voti non ci sono, ma l’atto politico è chiaro: sarà una mozione semplice e sarà votata dal PD e da coloro che in tutta libertà riterranno di condividerla.

Il capogruppo Pd al consiglio comunale di Bisceglie tira anche in ballo esponenti regionali e nazionali dei democratici: “Spina si rilassi. Qualsiasi cosa gli abbiano raccontato Mennea e Grassi, coautori di questa operazione di assalto al Pd, che ricorda molto Terlizzi, a decidere saranno gli Organi di Garanzia del Partito Democratico. La Direzione Regionale con Emiliano potrà discutere a lungo e votare documenti, ma l’ultima parola sullo Statuto spetta all’Organo dei Garanti di Roma. È lì che si decide se un’iscrizione è valida o meno. E lì non conta l’arroganza, contano le regole”.

Angarano chiosa in maniera netta e lapidaria: “Spina dovrà dimettersi da Presidente della Provincia e aspettare due anni, così come è accaduto per tanti altri prima di lui. E chi nel PD ha raccontato altro, dovrà scusarsi con l’intera comunità democratica”.