Stop al contingente doganale a dazio zero per l’olio tunisino destinato ai paesi dell’Unione Europea, il Parlamento Europeo ha approvato due emendamenti che modificano la proposta della Commissione Ue e che, di fatto, la riportano alla discussione in Consiglio Europeo. Dell’incremento del contingente tariffario senza dazio unilaterale per 35.000 tonnellate di olio d’oliva a favore della Tunisia avevamo già parlato lo scorso ottobre, in quell’occasione avevamo sentito anche il parere di alcuni produttori locali. La misura era stata concepita per sostenere l’economia tunisina ma vi era il rischio che l’ingente quantitativo di olio a buon mercato potesse incidere negativamente sull’economia del settore olivicolo europeo, in special modo quello del sud Italia.
In questi giorni è giunta la notizia che fa tirare un sospiro di sollievo al settore olivicolo italiano. Paolo De Castro, coordinatore per il Gruppo dei Socialisti e Democratici della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo ha reso noto che: “Il sostegno della plenaria a due dei quattro emendamenti della Commissione Agricoltura – che riguardano l’obbligo di origine del prodotto importato e il divieto di proroga del provvedimento – si traduce automaticamente in uno stop alla proposta iniziale che riporta la discussione in Consiglio europeo per l’avvio dei triloghi”. Per De Castro lo stop della proposta rappresenta un vero successo per gli imprenditori del settore olivicolo e quelli dell’Unione Europea: “Un successo importante anche per gli stessi produttori tunisini che, attraverso Ong e associazioni di rappresentanza, avevano ribadito la necessità di misure di sostegno per la loro economia di natura diversa e distribuite nel medio-lungo periodo. L’esito del voto di oggi non deve essere letto come una mancanza di attenzione alle richieste di un paese a noi prossimo duramente colpito dal terrorismo, ma come la consapevolezza che non possiamo mettere a rischio il già fragile settore olivicolo europeo senza peraltro essere sicuri dei veri beneficiari delle misure che erano state previste”. De Castro ha poi concluso: “In Commissione Agricoltura abbiamo lavorato per mitigare gli effetti di una decisione sbagliata e oggi portiamo a casa un risultato concreto. Da oggi la partita è riaperta e ci auguriamo che si arrivi presto all’identificazione di un piano di supporto davvero efficace, in grado di aiutare la Tunisia senza mettere in difficoltà l’agricoltura europea, in particolare di quella del Sud”.