Con una nota ufficiale, firmata dal Direttore diocesano Don Matteo Martire, l’Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie si inserisce nel caldo dibattito inerente al prossimo referendum abrogativo del 17 aprile sulle trivellazioni in Adriatico. La posizione della diocesi è quella di votare SI al prossimo referendum, in maniera tale da bloccare le concessioni agli impianti di trivellazione attualmente operanti entro le dodici miglia dalle nostre coste. La riflessione della diocesi parte dalle parole di Papa Francesco, che “come un padre ci sollecita a una ecologia integrale che si sposi con uno stile di vita, individuale e collettivo, sobrio e con uno sviluppo sostenibile, non più dipendente necessariamente dal petrolio e dai combustibili fossili”.
Don Matteo Martire si dice convinto della necessità di “una compatta partecipazione di base, così come è avvenuto in difesa dell’acqua bene comune”, in quanto le trivellazioni in mare “costituiscono un pericolo per il nostro ambiente”. Don Martire chiede quindi “uno sviluppo per la nostra Puglia, e per le altre regioni coinvolte, compatibile con la salvaguardia dell’ambiente, della bellezza naturale del paesaggio e della qualità della vita”. “Le trivellazioni”, continua il direttore, “avranno un impatto dannoso e incompatibile con il ritmo naturale delle comunità locali, con il turismo che auspichiamo, con la bellezza del nostro mare che tanto amiamo. Ci uniamo alla voce di altre Chiese locali, di movimenti, di associazioni, di uomini e donne di buona volontà che desiderano operare, in modo globale e sinergico, per un’ecologia integrale”.