E’ una reazione netta e decisa quella del Sindaco Francesco Spina nei confronti dell’ufficio del piano sociale di zona: “Riconoscendo l’attuale impossibilità ad assolvere alle incombenze di funzionamento dell’ambito, chiedo alla Regione Puglia l’adozione immediata di provvedimento straordinario, non esclusa una ipotesi di commissariamento, a tutela dei servizi pubblici essenziali, come quelli di carattere sociale, aventi rilevanti ricadute sulla comunità locale”. Il primo cittadino biscegliese ha replicato in questo modo alla missiva, partita dall’ufficio del piano sociale zona e indirizzata al comune di Bisceglie, con cui si chiedevano indirizzi necessari alla predisposizione del programmazione per l’annualità 2016.  Spina ha dichiarato: “Non può destare sorpresa la circostanza per la quale alcuna attività istruttoria né proposta risulti formalizzata dall’ufficio di piano in merito alla programmazione 2016”, il Sindaco di Bisceglie rincara la dose aggiungendo che nel corso di un incontro del 7 marzo scorso: “Il comune di Bisceglie ha dovuto prendere atto di come una parte significativa della programmazione 2015 non abbia avuto attuazione, né potrà averla, a causa del confluire di ingenti risorse  per mancanza dei relativi atti gestionali di impegno di spesa, in avanzo vincolato del bilancio del Comune di Trani, i cui vincoli finanziari ne impediscono una coerente applicazione e utilizzo anche nell’esercizio 2016”. Spina ha poi dichiarato come a suo avviso gran parte delle risorse del piano di azione e coesione 1° riparto andranno perse per “impossibilità di rendicontazione di spesa entro il termine previsto”. Il Sindaco di Bisceglie non ha dubbi nel definire l’ufficio del piano sociale di zona di Trani-Bisceglie in “paralisi operativa e gestionale”.

L’intera questione sembra un grosso problema burocratico ma chi rischia davvero di pagarne le conseguenze sono i cittadini più deboli e in difficoltà che dal piano di zona traggono benefici e agevolazioni utili. Ricordiamo che tale ufficio si occupa di promuovere e finanziare strutture e iniziative a sostegno di anziani, bambini e disabili.