“Voi bambini siete il nostro futuro, perciò vi chiedo, ricordando Michele, di volervi bene, rispettare le regole ed essere già da ora bravi cittadini. Così sconfiggeremo la mafia. Questo in sintesi il pensiero che Pinuccio Fazio e sua moglie Lella, genitori di Michele Fazio, ragazzo ucciso per errore dalla criminalità organizzata quindici anni fa, ha rivolto ai piccoli alunni delle scuole dell’infanzia e primaria del plesso “Angela Di Bari” del III circolo didattico “San Giovanni Bosco”, nella mattinata di martedì 5 aprile.

L’incontro è stato promosso dalle insegnanti Violetta Giacomino e Raffaella Di Lena nell’ambito del progetto “Cittadinanza e Costituzione”, introdotto nei programmi didattici scolastici come previsto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Accolti dal dirigente scolastico Mauro Leonardo Visaggio e da numerosi alunni ordinatamente disposti all’interno del piccolo “anfiteatro” poco oltre l’ingresso principale, i signori Fazio hanno ascoltato con grande interesse pensieri, canzoni e poesie dedicate non solo alla memoria di Michele, ma anche alla legalità e al rispetto delle regole, prima di prendere la parola.

“Per noi è importante diffondere il messaggio di legalità nelle scuole, non solo in quelle superiori ma anche in quelle frequentate da voi che siete il nostro futuro e dovete imparare sin dalla vostra età quanto è bello rispettare la legge – ha detto Pinuccio Fazio rivolgendosi direttamente ai bambini presenti – Sembrerà strano ma dovete essere proprio voi ad insegnarci gli atteggiamenti positivi, perché quelli negativi alla vostra età possono sfociare in qualcosa di più grave. Un esempio per tutti è il bullismo.

“Tanti anni fa a Bari Vecchia, da dove io e mia moglie veniamo, comandava la mafia – ha proseguito – Ora non è più così perché la gente onesta si è fatta coraggio e ha deciso di reagire e di lottare perché a fare le valigie fossero i mafiosi. Ma guai anche solo a dire che stiamo vincendo: la guardia deve restare sempre alta. Solo se tutte le realtà collaborano, dai cittadini alle grandi istituzioni, passando per un luogo importante come la scuola, allora sì che possiamo sconfiggere la criminalità organizzata”.

Emozionato anche l’intervento di Lella Fazio: “I criminali cercano un guadagno facile, vogliono essere temuti, ma l’unica vera realtà è che non hanno amore né rispetto verso gli altri. Sono esempi assolutamente da evitare. La legalità e la criminalità nascono proprio a scuola, nei piccoli gesti. Fate sì che nei vostri piccoli gesti ci siano legalità e rispetto, e non qualcosa di cattivo”.

“Voi avete un dono – ha poi continuato – quello di andare a scuola. Michele non è andato oltre la terza media, una scelta sofferta per stare accanto alla sua mamma, e a 16 anni lo hanno portato via proprio dopo una giornata di lavoro. Io non voglio dirvi niente di particolare, solo vi consiglio di continuare la scuola, essere buoni, sorridere e volervi bene”.

L’appuntamento si è chiuso con la consegna di una targa commemorativa ai signori Fazio da parte della scuola e un lancio di palloncini nell’atrio esterno, prima del saluto da parte dei coniugi alle singole classi.

Soddisfatto dell’incontro il dirigente scolastico: “L’obiettivo di questo incontro, e di questo progetto, è gettare il seme della legalità sin dall’età preadolescenziale – ha dichiarato Visaggio al termine – I bambini, anche nella loro vivacità e nalla loro esuberanza, possono recepire questo tipo di messaggi e diffonderli coinvolgendo i loro genitori, perché l’idea di rispetto delle regole non sia più un concetto da spiegare, ma qualcosa di naturale.

Di seguito una breve galleria fotografica dell’evento