È stato approvato con il voto favorevole compatto della maggioranza, tre voti contrari (Casella, Angarano, Rigante mentre altri consiglieri erano usciti dall’aula) e un astenuto (il presidente del consiglio Franco Napoletano) il bilancio di previsione 2016-2018 del comune di Bisceglie. Nel corso del consiglio comunale svoltosi nella serata di ieri, mercoledì 27 aprile, nell’auditorium Santa Croce si è discusso per oltre quattro ore di materia economica con ampie divagazioni e qualche affondo politico. L’aula ha approvato anche il regolamento del baratto amministrativo dopo un confronto sulla necessità o meno del parere del collegio dei revisori dei conti sugli emendamenti portati in aula dalla maggioranza e approvati con l’astensione dell’opposizione, così come avvenuto per la votazione immediatamente successiva sull’intero provvedimento.

“I debiti fuori bilancio del nostro comune non hanno mai rappresentato un problema per la tenuta economica”, ha esordito il sindaco Spina illustrando il bilancio di previsione 2016-2018. “Non ci sono buchi nei nostri conti, in questi anni al massimo abbiamo avuto qualche intoppo di natura burocratica ma mai niente di serio”. Il primo cittadino è poi entrato nel vivo dell’intervento affrontando i vari temi del bilancio: “Manteniamo una delle pressioni tributarie più basse in assoluto in Puglia, ora inizieremo anche a sanare le posizioni dei cinquemila evasori Tari”. Il sindaco ha poi proseguito elencando diverse opere pubbliche: “Ristruttureremo le case popolari, parte il progetto delle recupero delle acque reflue del depuratore di Lama di Macina, presto sarà approvato il piano della coste e riceveremo un importante finanziamento per le nostre spiagge. Per quanto concerne le strutture sportive ne stiamo costruendo delle nuove, inoltre,  questo è l’anno della posa in opera del manto erboso sintetico al ‘Di Liddo’. Importanti lavori coinvolgeranno le nostre scuole, infine annuncio che partirà quest’anno l’importante lavoro di ristrutturazione di Palazzo San Domenico”.  Dopo l’intervento di Spina è seguita un’ampia relazione tecnica sul bilancio del dirigente della ripartizione economica Angelo Pedone.

La parola è poi passata all’opposizione e al capogruppo Pd Angelantonio Angarano: “Il discorso del sindaco è per certi versi condivisibile, almeno nelle intenzioni, ma tutti questi annunci verranno mai realizzati? Finora molte opere sono state annunciate ma mai realizzate. Ci vuole più chiarezza sul discorso dei debiti fuori bilancio, che derivano da scelte politiche sbagliate. Ammettiamo che il bilancio è molto ingessato ma si dovrebbe approfondire meglio l’argomento delle spese e soprattutto l’aspetto delle partecipate”.

“Visto che abbiamo un bilancio ingessato”, ha osservato poi Gianni Casella (Dc), “si potrebbe abbassare la spesa pubblica agendo sui contratti che gravano in maniera onerosa sulle casse comunali e che potrebbero essere rivisti, corretti, rinegoziati. È il caso dell’appalto venticinquennale dell’illuminazione pubblica, che ci costa 25 milioni di euro. O l’appalto della pubblica manutenzione degli immobili comunali che ammonta a svariate decine di milioni di euro. Oppure l’appalto dell’Italtraff che costa alle casse comunali diversi milioni di euro. La spesa si può ridurre anche agendo sul costo del personale esterno, delle collaborazioni. Andiamo a fare un’analisi tra quanto ci costano e quali risultati portano”.

“Per il terzo anno consecutivo ripeto che il bilancio di previsione va concertato con i cittadini e le associazioni di categoria”, ha osservato Tonia Spina (CoR) , “ma il mio suggerimento, ancora una volta, non è stato accolto, così come gli emendamenti proposti, rigettati tout court, compresi quelli che non richiedevano copertura economica. Questo è un bilancio di sopravvivenza e non di lungo respiro e sviluppo per la città. Di questo sono profondamente dispiaciuta”.

“Le speranze sono riposte nel recupero di crediti pregressi rinvenienti da tasse non riscosse, stimate in un milione e mezzo di euro”, ha sottolineato Pierpaolo Pedone (gruppo misto). “Previsione di recupero ottimistica e non attuabile se non in minima parte. Sarà quindi impossibile utilizzare quei soldi per mitigare il disagio sociale e coprire le agevolazioni previste nei regolamenti dei diversi tributi. In vigile attesa, non parteciperemo alla votazione”.

“Sono basito per le osservazioni della minoranza, si continua a chiedere l’impossibile a questa amministrazione”, ha affermato Enzo Di Pierro prima della votazione. “Eppure questa amministrazione sta facendo i miracoli. Pur con un bilancio ingessato riusciamo ad ottenere molti finanziamenti per lo sviluppo della città. E questa è l’unica via percorribile in questo momento storico. Basti pensare che riceviamo 8-9 milioni di euro in meno all’anno dallo Stato”.