In occasione della giornata Internazionale della danza, promossa dall’International Dance Council dell’Unesco, il 29 aprile le strade di Bisceglie si sono animate di milonghe e passi di tango argentino per merito di appassionati di uno dei balli più famosi al mondo. Alle 20:30 in piazza Vittorio Emanuele gli organizzatori dell’iniziativa sono riusciti a coinvolgere i partecipanti con milonghe clandestine, riscontrando la passione per la danza e animando la piazza con classe, eleganza, sensualità e simpatia. La milonga clandestina è una tradizione del tango, avviene in modo informale: con un gruppo di amici, si sceglie un luogo e si balla, con improvvisazione, spensieratezza e trasporto. Si balla per passione, per appassionare, per veicolare un messaggio, per socializzare.

“Il tutto è stato messo in piedi in 24 ore”, ha spiegato Giuseppe Scarpa, amante del tango argentino, che ha organizzato la serata insieme a Gabriella Todisco e Lorenzo Gadaleta. “E’ partito il giorno prima l’appello rilanciatoci da una delle ragazze chetango piazza vittorio emanuele studia danza classica qui a Bisceglie, Gabriella Todisco, e abbiamo accettato l’invito. Abbiamo esteso l’invito a Barletta, Andria, Corato, Trani, Ruvo, Terlizzi, Molfetta e a chiunque volesse partecipare.  Con l’aiuto dei social si è creato un evento su facebook, riscontrando una cinquantina di partecipazioni”. “La danza fa bene”, ha aggiunto Scarpa, parlando del senso dell’iniziativa. “Io ho cominciato a ballare quattro anni fa, ho 57 anni e mi duole non aver scoperta prima questa passione. Ti aiuta a socializzare, a relazionarsi con la gente e stare bene con te stesso. In quelle ore la mente si svuota, si scarica lo stress accumulatosi normalmente durante il giorno. Noi ci impegniamo a diffondere il tango argentino che è un tipo di ballo che prevede un lungo percorso di studio: il complesso ha dei codici di comportamento basato sull’improvvisazione attraverso cui deve stabilirsi una connessione tra i partner, dove l’uomo guida i movimenti e la donna li esalta con quelli che sono definiti i suoi adorni, le sue movenze. Insieme si deve interpretare la musica”. E così è stato a Bisceglie, che per due ore si è trasformata magicamente e idealmente in un incantevole angolo di Buenos Aires.

Per le foto si ringrazia Giuseppe Scarpa