E’ stato ufficialmente istituito il baratto amministrativo nel Comune di Bisceglie. Dopo il varo del regolamento ottenuto in consiglio comunale, i cittadini biscegliesi in difficoltà economiche potranno adempiere ai propri obblighi tributari attraverso lo svolgimento di lavori di interesse pubblico. Questa nuova disciplina consente di fatto ai cittadini delle fasce sociali più deboli, che non riescono a sostenere i costi dei tributi comunali, di non incorrere più in azioni esecutive per il recupero dei crediti. Il baratto amministrativo si impone inoltre come uno strumento di lotta all’evasione fiscale, i cittadini in difficoltà economiche dovrebbero così sentirsi più propensi a sanare la propria posizione tributaria.

Secondo quanto riportato dal regolamento recentemente rivisto e approvato, ad aver accesso a questo nuovo istituto saranno i cittadini residenti a Bisceglie di età non inferiore a 18 anni e che siano in possesso di “idoneità psico-fisica in relazione alle caratteristiche dell’attività o del servizio da svolgersi”. Chi vorrà accedere al baratto amministrativo non dovrà aver condanne penali, l’indicatore Isee non deve essere superiore a 10mila euro e infine il soggetto deve avere un “disagio socio economico relativo ai tributi comunali, in misura non inferiore a 100,00 euro. Sono escluse le morosità relative ad entrate riscosse da terzi”.  Gli incarichi affidati saranno di pubblico interesse e sempre di natura occasionale e mai continuativa. Sono previsti fondamentalmente incarichi di manutenzione e pulizia di tutte le aree pubbliche, anche quelle a verde come i parchi. Previsti inoltre interventi lavorativi per: “assicurare la fruibilità collettiva di spazi pubblici o edifici non inseriti nei programmi comunali di manutenzione”. La selezione dei lavori da effettuare e l’accesso al baratto amministrativo saranno comunque regolati tramite apposito bando comunale che sarà redatto di anno in anno dalla ripartizione tecnica.  E’ importante sottolineare come saranno a carico dell’amministrazione comunale le spese relative all’assicurazione dei lavoratori, allo stesso tempo il comune fornirà ai cittadini i dispositivi di protezione e i materiali di consumo per lo svolgimento dei lavori affidati.

Ultimo aspetto, ma senz’altro centrale nel baratto amministrativo, è proprio quello relativo al versante della retribuzione. L’articolo 10 del regolamento chiarisce che: “il patto di collaborazione individua il valore massimo riconoscibile alla prestazione resa, tenendo conto della qualità e della durata della stessa ed assumendo un valore di riferimento orario di 7,50 euro. Tale valore, per un importo minimo di 100,00 euro e sino a concorrenza di un importo massimo annuo di 1.000 euro per singolo individuo, sarà portato in riduzione\esenzione di quanto dal medesimo soggetto dovuto a titolo di tributi comunali nel medesimo esercizio”. Non sarà in alcun modo possibile ricevere erogazioni dirette da parte del comune: “Ove il valore delle prestazioni rese ecceda il predetto importo massimo, ovvero sia comunque superiore  all’ammontare dei tributi comunali dovuti, è esclusa ogni ipotesi di erogazione diretta di somme e\o di compensazione totale o parziale con altri debiti od obbligazioni nei confronti del Comune”.

Soddisfatto dell’introduzione del baratto amministrativo il sindaco Spina: “E’ un istituto di grande civiltà che aiuterà il processo di unità e solidarietà che rende forte una comunità.  Nessun cittadino dovrà sentirsi frustrato dal non poter pagare le tasse dovute,  facendo ricadere il proprio inadempimento sugli altri  cittadini rispettosi degli obblighi tributari. Chi avrà realmente difficoltà a pagare i propri debiti di natura tributaria verso la collettività, entro il limite di circa 1000 euro, potrà chiedere di lavorare per il Comune di Bisceglie”.