“I protagonisti della ‘crociata’ contro l’ingresso di Spina nel Pd prendano atto della loro sconfitta.  Riconoscano che la loro missione è fallita e che le loro previsioni hanno fatto cilecca. Altre elucubrazioni  sono fuorvianti e fuori luogo. Spina ha ottenuto ciò che i rivali oppositori non volevano dargli”. Comincia così l’intervento di Tommaso Galantino, componente dell’esecutivo provinciale del Pd, all’indomani del congresso regionale in cui è stato eletto segretario del partito Marco Lacarra e ad alcuni giorni di distanza dal “verdetto” emesso dalla commissione nazionale di garanzia del Partito Democratico, che ha chiuso le porte a Spina e agli altri 21 tra consiglieri e assessori comunali per il tesseramento 2015, sostenendo al contempo che, passati i dodici mesi dalla richiesta di tesseramento (formalizzata a dicembre 2015), sarebbero venute meno le ragioni ostative, lasciando quindi le porte aperte per il tesseramento 2016.

“A poco servono le interpretazioni fantasiose di Angarano che parla di un’inesistente e fantomatica ‘stagione congressuale’. Non è superfluo informare la cittadinanza, considerato che Angarano non lo dice, che in rappresentanza di Spina e delle sue liste civiche, nell’assemblea regionale è stato eletto Enzo Di Pinto”, aggiunge Tommaso Galantino, che ne ha anche per il segretario cittadino del Pd, Roberta Rigante. “Non si capisce cosa intendesse dire la segretaria quando ha confermato che in ogni caso il Pd resterà all’opposizione in consiglio comunale. Non sappiamo a quale  Scuola di pensiero, o di formazione, si sia ispirata la Rigante o chi le suggerisce simili sciocchezze senza senso. Se la sua intenzione è di portare il Pd in un vicolo cieco, si sbaglia di grosso. Noi glielo impediremo con ogni mezzo democratico. È assai strano il suo accanimento e rifiuto del dialogo contro Spina, mentre tace e finge di non vedere le continue stravaganze politiche di Angarano di flirtare sistematicamente con la vera Destra della città. L’inciucio è di tutta evidenza. Conferenze stampa, mozioni di sfiducia ed esposti contro l’amministrazione Spina, unitamente ai rappresentati della Destra, ne sono la prova e la dicono lunga”.

“A questo punto la domanda viene spontanea”, afferma Galantino. “Perché Spina, che ha scelto di stare nel Pd ed ha coordinato nelle ultime elezioni regionali, le liste di appoggio al candidato presidente Emiliano non va bene, mentre si  preferisce andare d’amore e d’accordo con altri che sono avversari politici del Pd? Spina può rafforzare ed irrobustire il Pd, altri sono nostri avversari e competitors. E allora? Queste sono le risposte che la Segreteria Rigante deve dare alla città di Bisceglie ed agli iscritti del Pd (oltre 1200). Con le mistificazioni di comodo non si va da nessuna parte e s’indebolisce il partito. Si ponga fine, pertanto ad una diatriba dannosa e strumentale, di scarso interesse e che ha stancato di fatto l’opinione pubblica. Impegniamo le nostre risorse per battaglie più costruttive e fruttuose, affrontiamo le sfide rilevanti del momento con deciso vigore e determinazione. Il banco di prova per la tenuta del Governo e del nostro Partito è il referendum di ottobre sulla riforma costituzionale, su cui tutte le altre forze politiche sono al lavoro da tempo per sconfiggere Renzi e il Pd, con grave iattura per il Paese. Diamoci una mossa, riapriamo il Circolo ed usciamo dal tunnel dell’immobilismo” conclude Galantino.