“Caro Francesco mai mi sarei aspettato da te un autogol visto che sei stato un forte difensore”. Usa la metafora calcistica Alfonso Russo per rispondere al sindaco Francesco Spina sulla vicenda del post, pubblicato proprio dall’ex assessore ai servizi sociali sulla sua pagina Facebook, che ritrae l’auto privata del sindaco parcheggiata su un passo carrabile, cui è seguita la durissima replica di Spina, che ha annunciato una denuncia per stalking e si è detto “disgustato da tanta violenza” dei suoi oppositori (leggi qui).

“Nel mio post non vengono fatti nomi né era visibile la targa”, prosegue la replica di Alfonso Russo, sempre su Facebook e rivolgendosi direttamente al primo cittadino. “Con il tuo ‘sfogopost’ ti sei assunto la paternità dell’auto ed anche lo status di ‘contravventore’ del Codice della strada. Inoltre, Francesco per mera precisazione nessuno può sostare, forse al più fermarsi, davanti al passo carrabile, anche se riguarda una sua proprietà. Tale errata legittimazione potrebbe indurre tanti ‘street-control-sanzionati’ a proporre ricorso al Giudice di Pace per veder annullate analoghe sanzioni, eccependo che ‘tanto se lo fa il sindaco posso farlo anche io’, pregiudicando il rigore invocato. Spero che il buonsenso e non il solito vittimismo possa portare le tue attenzioni ed energie al bene della Città e dei cittadini”, conclude Alfonso Russo nel suo post. “Le denunce si fanno per fatti gravi e non per una foto, chiunque l’abbia fatta. Per me finisce qua, sarò sempre vigile, attento, insomma sarò sempre Alfonso Russo, con i miei limiti ma sempre con critica positiva e senza paura. La faccia la metterò sempre!”.

E Russo incassa anche la solidarietà di Angelantonio Angarano, capogruppo del Pd in consiglio comunale. “Caro Alfonso, hai la mia solidarietà per la risposta fuori contesto del sindaco”, scrive Angarano sul popolare social network. “Non credo di dover giudicare la opportunità o meno del tuo post perché ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero consapevole delle eventuali responsabilità e dei risvolti personali. Ma mi sembra completamente fuori contesto la risposta, che rischia solo di esacerbare gli animi più deboli ed irrequieti. Spero che la politica torni ad occuparsi solo dei problemi reali della gente”.