Si è svolta ieri sera all’interno della cattedrale romanica biscegliese la consegna dell’ultimo Service rotariano per l’anno 2015/2016, consistente nel restauro degli stalli dell’ala destra del coro ligneo.
Ad aprire la serata il coro musicale della cattedrale, guidato da Carmela Rocco, e i saluti del Presidente del Rotary Club Bisceglie Mino Dell’Orco: “Il Rotary ha scelto di porre massima attenzione ai beni culturali e artistici della nostra città al fine di valorizzarne e tutelarne al meglio il suo ingente patrimonio. Abbiamo deciso di intervenire su questo bellissimo coro in noce massiccio e ci siamo assunti l’onere di restaurare il primo ordine dell’ala destra, con l’intento di promuovere, attraverso la nostra azione, la cultura del territorio, incoraggiando e spronando il grande potenziale dell’associazionismo biscegliese per proseguire l’opera di completamento del restauro”.
Saluti iniziali anche da parte del parroco della cattedrale, Don Mauro Camero, e dal sindaco Francesco Spina che, insieme al vicesindaco Vittorio Fata e all’assessore Vincenzo Valente, ha presenziato alla manifestazione.
Primo intervento della serata quello di Loredana Acquaviva, curatrice dell’opera di recupero: “Il restauro del coro della cattedrale è iniziato nel 2010 con una prima tranche con sovvenzionamenti avuti dalla Comunità Europea. Pian piano, grazie all’intervento di privati e delle associazioni è continuato. Ricordo il primo intervento di disinfestazione effettuato grazie alla Pro Loco, che è stata la prima realtà a sostenere il restauro del coro. Quest’ultimo è stato conservativo e particolarmente complicato, in quanto ci troviamo dinanzi ad una sostanza organica molto resistente alla pulitura. La complessità della lavorazione e dell’intaglio ha contribuito a far sì che i tempi di lavoro si dilungassero. Abbiamo effettuato una pulitura fino a togliere tutti gli strati posti al di sopra di quello originale di vernice, applicandone una di gomma lacca. Ciò ha riattivato la vernice originale facendo sì che la pulitura sia venuta perfetta, come se il tempo non fosse mai trascorso”.
Importantissima notizia data ai presenti è la retrodatazione del coro ligneo: dal seicento si è passati alla fine del cinquecento.
Gli interventi sono proseguiti con Luca De Ceglia, giornalista e autore, il quale, insieme a Margherita Pasquale, storica dell’arte, ha contribuito alla realizzazione di un volume che ha come soggetto proprio il coro. L’acquisto del testo servirà a contribuire al completamento dei lavori di restauro. Il giornalista si è soffermato sull’aspetto storico, ricercando e analizzando antichi documenti. Ha approfondito le vicende che hanno portato il coro ad essere presente nella nostra cattedrale, le peripezie con cui “i maestri” dell’epoca hanno trasportato, e dopo anche riassemblato, tutti i pezzi dell’opera che inizialmente si trovava nella Badia Benedettina di Santa Maria dei Miracoli di Andria.
Ultima ad intervenire Margherita Pasquale, che ha descritto il manufatto risalente alla fine del Cinquecento come di gusto classico, analizzando la composizione al suo secondo ordine inglobata in una griglia, all’interno della quale, a due a due, in piccole movenze eleganti, da una parte ritroviamo figure di papi realmente esistiti dal sesto al quattordicesimo secolo, e dall’altra, quella restaurata, figure di santi o fondatori di ordini monastico-cavallereschi. Tutti i papi rappresentati hanno come comun denominatore aver lottato contro il potere civile per rivendicare l’indipendenza della chiesa. I santi, invece, sono tutti del nord Europa e vicini alla regola benedettina. In generale, secondo Margherita Pasquale, potremmo leggere l’opera come un baluardo della Controriforma in lotta contro l’ideologia protestante diffusa da Martin Lutero nel 1517.
Hanno concluso la manifestazione Zora Giovanna Del Buono, assistente del governatore Distretto Rotary 2120, e il coro musicale della cattedrale.