Sono state aperte lunedì 11 luglio, negli uffici del notaio Acquaviva di Bisceglie, i plichi contenenti le offerte migliorative, integrazioni e chiarimenti alle proposte d’acquisto dei complessi aziendali della Casa Divina Provvidenza. Nello scorso mese di giugno era stato lo stesso commissario straordinario Cozzoli a chiedere delucidazione ed integrazioni alla documentazione prodotta dai soggetti interessati all’acquisto dei complessi aziendali (leggi qui). L’attività di valutazione delle proposte proseguirà ancora nei prossimi giorni attraverso l’attenta analisi della documentazione pervenuta al fine di: “comprendere se le offerte presentate sono in grado di assicurare il salvataggio dell’azienda in Amministrazione Straordinaria, la massima salvaguardia possibile dei livelli occupazionali ed il miglior grado di soddisfazione del ceto creditorio della procedura”. L’amministrazione straordinaria Cdp ha quindi assicurato per prima cosa che ci sarà: “Massima cautela e rigore per evitare scelte improvvisate e lesive degli obbiettivi della procedura” e poi anche che non c’è ancora nessun obbligo o impegno di vendita da parte dell’amministrazione straordinaria nei confronti degli offerenti: “Sino al momento della vendita, infatti, il Commissario Straordinario ha la facoltà di recedere dalle trattative di vendita, qualunque sia il loro stato e grado di avanzamento, nonché di sospendere, interrompere o modificare i termini e le condizioni della procedura di vendita, ovvero di assumere impegni vincolanti nei confronti di altri soggetti terzi, qualora questo serva ad assicurare la continuità aziendale e la tutela dei creditori”. L’ente in amministrazione straordinaria conclude il comunicato stampa ricordando ancora una volta che: “Il salvataggio della Casa della Divina Provvidenza è una sfida impegnativa e dall’esito tutt’altro che scontato. Nel mentre si valutano le proposte d’acquisto, resta pendente la spada di Damocle del fallimento”, proprio a questo proposito domani, giovedì 14 luglio si terrà al tribunale di Trani una nuova udienza proprio per discutere dell’istanza di fallimento presentata anni fa nei confronti della Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza.