“Non sono convinto che fare polemica sul pagamento di una quota associativa ad un qualsiasi sindacato sia un modo corretto di interpretare la vicenda delle domande del bando dei nuovi alloggi Erp (Edilizia residenziale pubblica)”. Sono le prime dichiarazioni di Angelantonio Angarano, capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale, in merito alla proposta di Gianni Casella di attivare uno sportello di consulenza gratuita per la compilazione dei modelli relativi alla partecipazione bando case popolari. Casella, nel suo intervento, aveva anche stigmatizzato la richiesta di 45 euro da parte di terzi a coloro che avevano chiesto la compilazione dei modelli (Leggi qui).
“Innanzitutto”, motiva Angarano, “perché l’attività di consulenza ad opera di uno sportello comunale andava pensata e programmata molto prima di emanare il bando. In secondo luogo perché è appena stato deliberato dalla Regione Puglia il nuovo bando per il contributo del fitto casa che prevede termini di scadenza molto ravvicinati per cui l’attività di ricezione ed istruzione delle relative domande si accavallerà con quella delle domande riguardanti gli alloggi popolari. Questo comporterà con tutta probabilità”, sostiene Angarano, “disagi agli uffici comunali e costringerà i richiedenti a cercare assistenza e consegnare entrambe le domande (a tal proposito chiedo all’amministrazione di preparare al più presto anche il bando per il fitto casa a causa dell’esiguità dei termini previsti dalla delibera regionale) nei mesi più caldi dell’anno.
Il capogruppo del Pd analizza il problema dal punto di vista tecnico proponendo delle idee: “Il problema non è soltanto la gratuità della consulenza (tutti sanno che i sindacati, i patronati ed i Caf ricevono una quota associativa i servizi che erogano in via diretta o indiretta) ma la mancata previsione di una convenzione con tali soggetti per una prestazione gratuita di assistenza su entrambi i bandi con un rimborso ad opera del Comune. Credo che in questo modo l’amministrazione andrebbe incontro alle esigenze dei cittadini (e dei dipendenti comunali) garantendo un servizio più efficiente grazie alla presenza di una rete più diffusa come quella degli sportelli Caf velocizzando, così, anche la pratica di trasmissione agli uffici comunali e agevolando la semplificazione dei rapporti amministrativi tra Comune e cittadini.
“In mancanza di questo”, chiosa Angarano, “il Comune dovrebbe aprire al più presto uno sportello di assistenza ai cittadini, utile per dare informazioni e distribuire i modelli, precisando che i dipendenti comunali non possono compilare le domande che poi dovrebbero istruire”.