Si è svolto ieri sera nella cornice di Palazzo Tupputi l’incontro “Relazioni, conflitti, generazioni“, unica tappa biscegliese dell’edizione 2016 dei “Dialoghi di Trani“, manifestazione che accoglie ogni anno ospiti illustri. L’incontro, moderato dalla scrittrice Cristina Battocletti (autrice del libro “La mantella del diavolo”), si è svolto sottoforma di dibattito tra il professor Pietro Totaro, insegnante di letteratura e teatro greco nell’Università di Bari, ed Eva Cantarella, studiosa di fama nazionale autrice di molti libri sull’età classica; ad assistere all’incontro un folto pubblico che ha mostrato grande partecipazione nel corso della spiegazione.

Tema del convegno, breve ma pregno di contenuti, il rapporto tra le generazioni, tematica attuale che trova ampio riscontro nella tradizione letteraria romana e, soprattutto, greca. Molti gli esempi forniti dai relatori: il più evidente, anche in virtù della fortunata interpretazione psicoanalitica di Freud, è l”Edipo Re” di Sofocle, ma sono stati citati anche altri testi come la commedia “Le nuvole” di Aristofane o, caso molto interessante di figlio messo in ombra dal proprio padre, Telemaco nell’Odissea. Uno scontro senza tempo che, secondo Eva Cantarella, affonda le sue radici nell’età arcaica ma si attenua con l’evoluzione della pòlis (città-stato) e con la creazione di diversi ruoli che la società greca imponeva all’uomo: in primis cittadino, ma anche amante, marito e uomo devoto verso gli dei; l’influenza del padre nell’educazione veniva pertanto ridotta al minimo (la prima infanzia) e la città stessa si occupava di insegnare al ragazzo i valori fondamentali.

Completamente diverso il discorso riguardante la società romana: il pater familias (padre di famiglia) aveva, di diritto, pieni poteri sul figlio (tra cui il diritto di vita o di morte) e proprio a causa di questa rigidità si arrivava, non di rado, alle estreme conseguenze del parricidio. Durante il corso del dibattito sono stati inoltre affrontati temi, non meno importanti che attuali, collaterali a quello principale, come per esempio la condizione della donna e la percezione dell’amore (eterosessuale e omosessuale) per i greci.