La Ztl (Zona Traffico Limitato) nel centro storico di Bisceglie partirà in pre-esercizio per un mese solo questo sabato (leggi qui) ma l’associazione Bisceglie vecchia extramoenia (Bve) ha già espresso diverse critiche sul provvedimento dell’amministrazione comunale.

“Dal divieto di parcheggio assoluto su tutta la superficie del centro storico, si è passati al ‘liberi tutti’ in via Trento e via Cristoforo Colombo” attacca Bve che poi prosegue criticando anche gli orari di accesso al centro storico “diversi per ciascun varco, si istituisce una sorta di accesso ‘discriminatorio’ a seconda di dove ci si debba recare, aspetto questo di cui si fa fatica a comprendere la ratio”. La critica più dura però arriva sul fronte del rilascio delle autorizzazioni per accedere alla Ztl: “Il criterio per accaparrarsi il tanto agognato pass è poi il pezzo forte di questa Ztl ‘gruviera’. È rilasciabile praticamente a tutti. Ci chiediamo come è possibile che la Ztl possa divenire un deterrente al traffico se perfino i non residenti possano richiederlo? E cosa c’entrano i collaboratori dei parroci (ben tre per parroco!)”. Per l’associazione biscegliese il rilascio di pass anche ai non residenti porterà “qualsiasi onesto dipendente di attività presenti nel centro storico a sentirsi in diritto di richiedere un pass permanente e vistosi rifiutare la richiesta sarà del tutto legittimato a ritenersi discriminato, non essendoci motivo ragionevole che giustifichi il privilegio di ottenere un pass in quanto ‘collaboratore’ di un parroco. Per tutti gli altri basterà dimostrare di possedere una ‘dichiarazione di comodato d’uso’ in uno degli immobili dislocati nel borgo per poter ottenere il pass”. Bisceglie vecchia extra moenia non ha dubbi e parla addirittura di “farsa”, durissima la chiosa finale del comunicato stampa: “In una delle zone più degradate della città, si è deciso di mettere in piedi un deterrente che non è un deterrente. Un’altra sbiadita ed inutile operazione di marketing del sindaco Spina, che si ostina a proseguire sulla strada della botte piena e la moglie ubriaca”.