“L’albero accostato al nome del dottor Cosmai avrebbe dovuto rappresentare la vita oltre la morte, un messaggio di speranza e di impegno per il futuro. Non è possibile che un albero moribondo dia un messaggio in questo senso”, questo il commento della famiglia Cosmai sulla situazione in cui versa la magnolia piantata il 25 marzo 2015  in memoria del dottor Cosmai, direttore della casa circondariale di Cosenza (leggi qui).

magnolia-cosmai-ottobre-internaL’albero piantato in piazza Vittorio Emanuele appare spoglio, con le foglie ormai tutte secche e molti rami sembrano addirittura essersi staccati dalla pianta. “Siamo costernati nel constatare che già all’indomani della piantumazione l’albero mostrava segni di sofferenza” ha sottolineato la famiglia Cosmai che ha poi proseguito “Se esso deve rappresentare per la città il simbolo del sacrifico di Sergio Cosmai in nome della legalità, la famiglia si augura che tale memoria venga più degnamente custodita”. In conclusione i parenti del dottor Comsai hanno voluto chiudere il proprio intervento citando il professor Franco Papagni: “la memoria deve vivere o, semplicemente non è”.

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Il progressivo deterioramento della magnolia piantata in memoria del dottor Cosmai

Avevamo già denunciato le preoccupanti condizione della magnolia nel maggio 2015 (leggi qui), a meno di un mese dalla sua piantumazione l’albero mostrava già evidenti segni di sofferenza. L’ufficio tecnico del comune di Bisceglie, contattato dall’associazione Libera, aveva assicurato che la pianta era “costantemente monitorata e seguita”. Nonostante questo monitoraggio non si può certo dire che attualmente la magnolia di piazza Vittorio Emanuele rappresenti in maniera degna la memoria di chi si è opposto coraggiosamente alla mafia a costo della propria vita.