La querelle tra il Bisceglie Calcio e Lucas Correa si arricchisce di una nuova puntata, quella legata alle dichiarazioni del vice presidente neroazzurro Alfonso Russo in merito alla lettera inviata dall’argentino alla tifoseria biscegliese per salutare, ma soprattutto dire la sua su quanto accaduto nei tre mesi di permanenza nella città dei Dolmen (Leggi qui).
Il numero due del club stellato non le manda a dire, replicando in maniera secca e decisa a Correa attraverso il profilo facebook personale, “Dopo oltre un mese dalla risoluzione del contratto , il calciatore Correa invia una lettera in un italiano quasi perfetto, mah, lamentandosi su alcuni aspetti e del modo, a suo dire, di come è stato trattato, in primis dal presidente Canonico, che lo avrebbe invitato a rescindere il contratto. Prima di offendere, anche se in modo larvato la società”, rincara la dose Russo, “dico al signor Correa che per i 3 mesi che è stato a Bisceglie è stato profumatamente retribuito e se avesse voluto poteva per contratto rimanere. Certo la società non è una casa di riposo e in 3 mesi si è notato che il signor Correa avrebbe raggiunto la condizione ottimale forse a campionato finito. Quindi per onestà professionale alla stipula del contratto sarebbe stato utile mettere al corrente la società di problemi fisici. Troppo bello, lamentarsi da 15000 chilometri di distanza.
L’ultimo nota Russo la manda a chi, a suo dire, non vuole il bene del Bisceglie Calcio contribuendo a creare tensioni dall’esterno, “Inoltre se devo dirla tutta, non essendo ne io ne altri componenti della dirigenza sprovveduti, non vorrei che qualcuno stia cercando di screditare l’ambiente Bisceglie Calcio perché sarebbe grave e perderebbe partita, rispettosi si ma fessi no, a buon intenditor”