Platea gremita ieri sera al al Teatro Garibaldi per la prima dello spettacolo “Fuori”, opera inedita diretta e scritta da Francesco Sinigaglia. Il giovane drammaturgo biscegliese, fondatore della compagnia teatrale CompagniAurea, nei sui quattro anni di mestiere ha saputo farsi conoscere e apprezzare dalla critica e dal pubblico per la sua scrittura dinamica e fluida oltre che per una caratterizzazione dei personaggi molto penetrante e realistica. Anche nel suo ultimo lavoro troviamo i tratti tipici della sua scrittura ma al contempo le tematiche affrontate iniziano a farsi più mature. Per il pubblico non ci sono solo risate ma anche importanti spunti di riflessione, fulcro di questo spettacolo è l’anno 1994.
La storia si svolge nella sala reale di qualche palazzo del nord a partire dal primo gennaio del 1994: è l’alba di una nuova era di una nuova epoca, migliore o almeno così annuncia il sedicente segretario del “PartitoMio”, interpretato da Nicola Ambrosino che, con il suo modo elegante di recitare, riesce a caratterizzare bene la vuotezza di una classe politica che allora come ora sembra promettere molto più di quanto possa poi realizzare. Legata alla figura del politico rampante c’è Carmela, scapestrata napoletana interpretata dalla frizzante Elvira Ventura. Carmela è un’arrampicatrice sociale che per inseguire il sogno dello spettacolo è disposta a tutto. Protagonista indiscusso è il conte, a interpretarlo Nicola Losapio, un uomo anziano che “ha fatto la prima repubblica” e per la pesantezza che porta dietro di sé ha deciso di arrendersi e guardare silenzioso il ripetersi ciclico di una storia sempre uguale. Silenziosamente il conte subisce le angherie della contessa (Camilla Sinigaglia), donna a tal punto avida dei denari da averli persi tutti in una scommessa. Nelle macerie di una famiglia alla deriva troviamo la giovane “C”, intepretata da Maria Anna De Ceglia, figlia di un matrimonio senza amore ma capacissima di provare questo sentimento.
Accanto alle storie divertenti e leggere si consuma la tragedia di Aurora (Mariangela Netti) una donna che da anni subisce le violenze del suo consorte “La bestia” (Giuseppe Leone). I due vivono nello stesso palazzo degli altri protagonisti, ma sono a margine di una storia fatta di lustrini e di divertimento. Sarà l’urlo di denuncia di Aurora a commuovere e muovere gli altri protagonisti “fuori” da quel palazzo di ipocrisie e di false illusioni. A scandire i tempi della storia le narratrici, che spostano costantemente la narrazione dentro e fuori, raccontando le vicende dei protagonisti e quelle del mondo eterno.
“Fuori” è tutto questo un viaggio dentro le mura di se stessi per un’analisi e una crescita interiore, una riflessione sull’incapacità contemporanea di fermarsi a guardarsi e ad ascoltarsi per migliorarsi.
Al termine della rappresentazione lunghi applausi e standing ovation del pubblico per l’ intero cast della CompagniAurea, e i ringraziamenti del regista alle autorità presenti nella persona del vicesindaco Vincenzo Fata e alla preziosa collaborazione della Federazione Onlus Dcl che da sempre supporta la compagnia.