La determina della Regione Puglia del 7 dicembre 2016, numero 388, ha stabilito che l’ecotassa 2017 per il Comune di Bisceglie sarà quella massima, ovvero 25,82 euro per ogni tonnellata di rifiuto conferito in discarica, a causa della scarsa percentuale di raccolta differenziata nel 2016, che come valore medio si attesta al 26,48%.
Il comune di Bisceglie ha puntualizzato che “ai fini della prossima tassazione Tari per l’anno 2017, poiché la stessa è calcolata sul consuntivo 2016, l’ecotassa da imputare sarà 15 euro a tonnellata”. Questo perché, si legge nella nota di Palazzo San Domenico, “i comuni possono avvalersi dell’applicazione delle premialità per il tributo speciale di conferimento in discarica dei rifiuti solidi urbani” e la Regione “dà atto del raggiungimento dell’obiettivo da parte del comune di Bisceglie e, conseguentemente, ha fissato il valore di ecotassa per l’anno 2016 nella misura ridotta di 15 euro per tonnellata” (leggi qui).
“Inoltre”, si legge ancora nel comunicato del Comune di Bisceglie, “la Regione intende riproporre misure straordinarie per il sostegno ai bilanci comunali con meccanismi di premialità necessari a ridurre le aliquote già fissate per l’anno 2017, come avvenuto nel 2016. Pertanto la partenza del servizio di raccolta ‘porta a porta’ su tutto il territorio comunale, è condizione essenziale per il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla legge per la raccolta differenziata e, quindi, di una più bassa aliquota di ecotassa già dal 2017”.
La nostra città è tra quelle messe peggio nella provincia di Barletta-Andria-Trani, dove, in termini di raccolta differenziata nel 2016, sono collocate più in basso solo Trani (con il 14,18%) e Minervino Murge (con il 7,99%). Sullo stesso livello di Bisceglie anche Spinazzola, con il 28,11%. Per il nostro e gli altri tre comuni succitati, la Regione ha stabilito per il 2017 l’aliquota massima del tributo regionale, che ha l’obiettivo di incentivare la raccolta differenziata fino al 65%. Pagheranno il minimo (5,17 euro a tonnellata) i comuni di Barletta (che nel 2016 ha raggiunto la media del 68,13% di differenziata), Andria (66,76%) e Canosa di Puglia (70,38%). Pagheranno poco più del minimo (6.97 euro a tonnellata) i comuni di San Ferdinando di Puglia (61,76% di raccolta differenziata nel 2016) e Trinitapoli (46,05%).