Un altro anno è giunto al termine per il Comitato Progetto Uomo Onlus, un anno caratterizzato da molte iniziative, sempre all’insegna della costante dedizione dei volontari e degli organizzatori. Abbiamo intervistato Mimmo Quatela, responsabile attività socio-assistenziali del Comitato Progetto Uomo, che ci ha illustrato i progetti e i traguardi, che hanno contraddistinto questi mesi.
“Come è noto”, ha esordito Mimmo Quatela, “la nostra associazione gestisce i centri d’aiuto per gestanti e mamme in difficoltà nelle città di Bisceglie (attivo sin dal 2006), Barletta (aperto nel 2010), Andria e Trani (dal 2014). Quest’anno, quindi, è stato l’anno in cui i nuovi centri hanno acquisito una certa autonomia di presenza sul territorio, grazie al gruppo di volontari che ogni sede è riuscita a costituire”. “Per noi”, ha continuato il responsabile, “la premura maggiore è stata quella di amalgamare i singoli gruppi di volontari e individuare per ognuno di essi un coordinatore che facesse da collegamento con la sede centrale di Bisceglie. Ovviamente ci siamo dedicati alla formazione dei volontari e a dare una precisa identità e una comune linea operativa ai quattro centri. I volontari, con la loro sensibilità e le capacità relazionali, sono l’asse portante dei centri d’aiuto e quindi la risorsa fondamentale di cui avere buona cura”.

“Un ulteriore impegno”, ha evidenziato Mimmo Quatela, “è stato quello di favorire un sempre maggiore radicamento nel territorio, sia dal punto di vista assistenziale che culturale, affinché il nostro messaggio a favore della tutela della vita umana e della famiglia costituzionale sia sempre più chiaro ed efficace. Su tali tematiche, nelle quattro città, abbiamo realizzato incontri formativi in rete con altre associazioni. Riteniamo importante infatti non camminare da soli ma insieme a tutti quelli che, indipendentemente dai propri orientamenti culturali, religiosi, etnici, politici, come noi promuovono gli stessi valori anche se in forma ed in modalità differenti. Per la nostra associazione, tra l’altro, è stato entusiasmante l’incontro personale con il dottor Massimo Gandolfini, presidente del Comitato Difendiamo i nostri Figli”.

“Le maggiori e migliori energie”, ha asserito il responsabile, ” le abbiamo spese per le attività socio – assistenziali: complessivamente, nelle quattro città, abbiamo affiancato oltre 100 donne tra gestanti e mamme con neonati. Per esse si sono prodigati circa 25 volontari; ai loro bambini abbiamo offerto capi di abbigliamento, complementi di mini arredo, alimenti e prodotti per l’igiene. Alle mamme i volontari hanno dato la loro compagnia, intessendo relazioni di amicizia che hanno creato un clima di comunità, a loro servizio si sono posti anche alcuni professionisti delle quattro città: nutrizionisti, psicologi, educatori, pediatri che mensilmente hanno offerto consigli utili per una migliore e integrale crescita dei bambini”. Il responsabile di Progetto Uomo ha poi proseguito: “Con le nostre attività formative abbiamo messo i bimbi al centro delle attenzioni degli adulti, affinché siano degnamente accolti, allevati ed educati. Infine abbiamo sollecitato la generosità delle famiglie e degli alunni di molte scuole dell’infanzia e primarie delle quattro città organizzando il Banco Bebè, raccolta di alimenti e prodotti per l’igiene dei neonati assistiti. Permettetemi di cogliere questa occasione per un sincero ringraziamento ai dirigenti scolastici e ai docenti che si sono mostrati sensibili a tale opera di solidarietà. Insomma il 2016 è stato un anno pieno di fatica e ricco di condivisione umana“.

Mimmo Quatela ha poi parlato di due “sorprese” del 2016: “la prima è stata la presenza tra noi di tre tirocinanti del corso di laurea in Scienze del Servizio Sociale: Lucia, Daniela, Milena che hanno messo il cuore, la loro freschezza giovanile, il loro entusiasmo a servizio della mamme e dei piccoli. Ragazze d’oro che proseguono con interesse e profitto il loro servizio anche dopo aver effettuato il periodo di tirocinio. La seconda, invece, la premiazione del nostro progetto Bricobebè, un mini-laboratorio di cucito, presentato al Concorso Orizzonti Solidali, promosso dalla Fondazione Megamark e realizzato in collaborazione con i supermercati A&O, Dok, Famila e Iperfamila e con il patrocinio della Regione Puglia e del suo assessorato al Welfare”.
Per quanto concerne, invece, i propositi per il nuovo anno, il responsabile ha spiegato: “Per il 2017 non abbiamo progetti ben definiti, in genere ci facciamo guidare dagli eventi che coinvolgono la vita dell’associazione, tenendo sempre dritta la barra della tutela della vita umana dal suo inizio (legge 194/78) e della famiglia naturale (art. 29 Costituzione Italiana). Come scadenze immediate abbiamo: l’inaugurazione del mini – laboratorio di cucito “BricoBebè” che avverrà nella nostra città il 20 gennaio 2017 alla presenza del Sindaco avvocato Francesco Spina e del dottor Francesco Cristiani, portavoce della Fondazione Megamark; nel mese di aprile terremo la nostra assemblea triennale per il rinnovo del Direttivo, con la speranza di dare ulteriore impulso alla presenza del Comitato Progetto Uomo sul territorio. Personalmente ho, invece, un sogno nel cassetto: la realizzazione nella nostra città del Giardino degli Angeli: un luogo di sepoltura dignitoso sia per i bambini deceduti durante la gravidanza che per quelli dopo la nascita. Un luogo che sostituisca la cosiddetta “Terra dei Bambini” e che accolga anche i concepiti abortiti, evitando che finiscano tra i rifiuti speciali ospedalieri. Per quest’opera, che realizzeremmo a nostro carico, al Sindaco Spina e all’ Assessore Valente chiederemo la collaborazione dell’Amministrazione comunale affinché il progetto possa concretizzarsi il prima possibile”.