Ancora molti dubbi e un po’ di delusione per la mancata presenza di rappresentanti dell’amministrazione comunale. Questo, in estrema sintesi, il pensiero dei cittadini intervenuti nell’atteso incontro con i referenti di Camassambiente, svoltosi nella sala multimediale del Castello svevo-angioino nel tardo pomeriggio di venerdì 27 gennaio.

L’incontro si è svolto in due fasi distinte, entrambe moderate dal responsabile della comunicazione di Camassambiente, Luciano Pallara, unico relatore della serata: nella prima fase sono stati illustrati orari, modalità e luoghi in cui viene fatta la differenziata a Bisceglie, da quella “tradizionale” del centro storico passando per quella “condominiale” dei quartieri Sant’Andrea e Seminario, fino alla contestata “porta a porta” avviata nelle ultime settimane nel resto della città.

Davanti ad un gran numero di presenti, soprattutto uomini e donne di mezz’età ed anziani, Pallara ha mostrato, con esempi pratici e servendosi proprio dei mastelli dati in dotazione alla famiglie delle zone “Centro-Ponente-Salsello” e “Centro-Levante” cosa buttare nei contenitori di plastica e metalli, vetro, carta, organico e indifferenziato, parlando anche di quelli che sono gli errori più comuni, e sottolineando l’obiettivo finale: arrivare nel 2018 alla “tariffazione puntuale”, che permetterà di pagare esattamente per quanta spazzatura indifferenziata si produce.

Concludendo la prima parte, il responsabile comunicazione ha annunciato l’introduzione del servizio di ritiro, a richiesta, di pannolini e pannoloni, disponibile compilando un apposito modulo nell’area ecologica di via Padre Kolbe, nonché l’installazione di due isole ecologiche mobili nelle zone artigianali e industriali (Bisceglie24 ne aveva dato notizia qualche giorno fa). Confermata, inoltre, la possibilità di richiedere la “Green card” per ottenere vantaggi economici sul conferimento nelle eco-oasi dei rifiuti differenziati.

Nella seconda fase, la parola è passata ai cittadini: il primo punto contestato è stato quello relativo all’assenza di membri dell’amministrazione con cui confrontarsi. I referenti di Camassambiente hanno dichiarato di averli invitati e di non essere quindi responsabili della loro assenza. Sempre riguardo al controverso rapporto tra Camassa e Comune, Pallara ha inoltre aggiunto che alcune delle novità parte del progetto, come i cestini tris con posacenere e quelli per la raccolta di farmaci scaduti, pile esauste, spray e vernici sono bloccati proprio perché in attesa di approvazione da parte del Comune (“Lo dico senza voler dare adito a polemiche, ha sottolineato Pallara).

Altra contestazione quella relativa alla frequenza della raccolta, soprattutto dell’organico: una cittadina ha fatto notare di non voler tenere, in casa, gli avanzi di cibo per 48 ore, come succede un paio di volte a settimana. Rispondendo, Pallara ha detto che aumentare la frequenza significherebbe aumentare il numero di operatori impegnati, con conseguente incremento dei costi.

Dura invece la presa di posizione di una coppia per la quale, a loro dire, sarebbe impossibile trovare spazio in casa per i mastelli, vivendo in un piccolo appartamento. Nel botta e risposta i toni si sono anche alzati, ma la questione non si è risolta. Pallara ha risposto di essere cosciente che non tutti i cittadini vivano in grandi appartamenti, ma ha ribadito di non essere il bersaglio giusto della contestazione, invitando i cittadini con lo stesso problema a parlarne con gli organi amministrativi.

La serata si è chiusa con un ultimo, quasi folkloristico, intervento da parte di un privato cittadino che ha invitato tutti ad adeguarsi ai tempi moderni e a collaborare con Comune e Camassambiente in nome della pulizia della città, con un linguaggio molto diretto in grado di strappare anche qualche sorriso ai presenti.

L’impressione generale, al termine, è comunque quella di un incontro un po’ fine a se stesso, incapace concretamente di spazzare via i dubbi su un servizio per il quale parte della cittadinanza non sembra, ancora adesso, essere pronta.