Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia ha respinto l’istanza cautelare (d’urgenza, ndr) di Camassambiente contro l’interdittiva antimafia del Prefetto di Bari e il recesso del rapporto contrattuale del Comune di Bisceglie.
“Nel caso di specie, l’invocata misura cautelare, pur nella sommarietà tipica della presente fase, non appare assentibile”, si legge nell’ordinanza del Tar Puglia.
“Oltre a confermare l’interdittiva antimafia per Camassambiente”, ha commentato il sindaco Spina, “l’ordinanza suggella la legittimità del recesso adottato tempestivamente dal Comune di Bisceglie, rigettando la domanda di sospensiva formulata dalla stessa azienda”.
“Chi avrebbe voluto un atteggiamento più ‘elastico’ da parte del Comune di Bisceglie”, ha aggiunto il primo cittadino, “ha ricevuto l’ennesima prova che una buona amministrazione richiede competenza e rigore morale. L’atto di recesso era un ‘atto dovuto’ e risultano, ora, ancor più incomprensibili le resistenze operate in questi giorni, fuori e dentro il consiglio comunale di Bisceglie, da soggetti politici superficiali e irresponsabili”.
“Nelle prossime ore”, ha concluso Spina, “stileremo un programma operativo per garantire la corretta prosecuzione del progetto di raccolta differenziata, con i correttivi che non sono stati apportati in questo periodo a causa della particolare e straordinaria situazione creatasi a Bisceglie per le varie e ormai note vicende amministrative e giudiziarie”.